La Funtaneta
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Mi chiamo Giovannino e scrivo per una cosa costruttiva e di utilità per tutti. Mi piacerebbe tanto conoscere quel geometra che ha progettato la fontana del salotto della ciutad, quello buono di Piazza Sulis, dove tutti prima o poi passano o per una rilassante passeggiata o per andare al ristorante, come nel mio caso. Con la mia fidanzata il giorno di San Valentino ci siamo ritrovati costretti ad attraversare il sito in questione bagnandoci i piedi prima di poter entrare al ristorante. Disgrazia ha voluto che la mia bella femmina è scivolata malamente sulle mattonelle bagnate e cadendo di sedere si è bagnata completamente la gonna, unitamente alle bellissime mutande D&G che le ho regalato e che mi sono costate una cifra non indifferente, quel prezioso indumento che pensavo poterle levare io personalmente dopo la cena. Invece le mutandine D&G le sono state levate da un infermiere che si era offerto di visitare gratuitamente la paziente, e che si trovava anch’egli in ristorante come tutti gli altri clienti con le scarpe bagnate. Il furbo, approfittando della professione, ha di un soffio preceduto tutto il personale del locale che si era precipitato per tentare di fare altrettando alla mia Dolce Gabbana fidanzata: togliere il prezioso indumento bagnato. Una domanda credo sia lecita e doverosa: quante mutande avranno tolto i camerieri di quel ristorante da quando esiste la fontana? Per fortuna c’era quest’uomo di mestiere che io ringrazio pubblicamente per aver impedito che la mia fidanzata prendesse freddo la dove non batte il sole. Inerme e spaventato assistevo alla operazione che con professionalità il volontario eseguiva: dopo essersi sincerato che non c’era nulla di grave, ma solo una lieve ammaccatura del coccige, e dopo averle dato, visto che c’era, anche una accurata occhiatina su tutto il resto di quel bel corpo per sincerarsi che non avesse battuto anche il torace, il prode infermiere al posto del capo firmato ha chiesto a Domenico una tovaglia con scritto buon appetito e gliela ha messa come protezione sotto la gonna. Secondo me quella fontana è un’opera forse bella da vedere ma molto poco utile considerato che essendo acqua riciclata e ci transitano cani, gatti, topi, e anche tanti maiali e polcrabi, ma solo di notte, e avendo visto una signora che lavava la faccia al suo bambino, questo nonostante tutto potrebbe essere dannoso per la salute, a quel punto, avendo la mia bella e ammirata fidanzata avuto contatto con quella acqua riciclata, probabilmente con introduzione di acqua infestata da cani e porci, sono stato assalito da un forte interrogativo: e se la mia donna rimanesse incinta come la nonna della mia fidanzata che nei favolosi anni 60 era rimasta incinta avendosi fatto il bagno dopo suo fratello? A questo punto scrivo per cercare rassicurazioni su questo triste episodio che per colpa della fontana ho passato in bianco il giorno di San Valentino. Giovannino.
Caro amico Giovannino, prima cosa l’autore di quel bellissimo monumento è un architetto, e dalla fattura della fontana deve essere un grande. Infatti penso che tutti i gestori dei locali interessati siano fieri di questo personaggio e gli vogliono anche bene a modo loro, anche se lui, schivo, non frequenta la piazzetta perchè pare gli sia sfuggito che è una porcata, la stessa espressione che ha fatto un ministro riguardo ad una legge elettorale ancora vigente. Va detto infatti che la sua grandiosa opera ha trasformato una semplice piazzetta detta il salotto in una piscina detta lu ciafarech del salotto. Tranquillizzati, tu non lo sai ma quell’ infermiere che ha tolto le mutande firmate alla tua bella donna ero io, Josef infermiere scelto e specializzato in pronti interventi su traumi, contusioni, protusioni e protuberanze esposte e non. Tu non mi conosci, ma ti assicuro che ero proprio io e approfitto per tranquillizzarti su tante cose. Primo: dalla visita sommaria escludo con riserva che sia incinta, mi riservo un giudizio più preciso se me la porti una di queste notti, casomai mentre tu sei al lavoro, per una più accurata visita; secondo: tu devi essere un uomo di gusto e raffinato nonché un uomo che di professione o fa il pescivendolo o il cacciatore, oppure entrambi, perchè nei pochissimi minuti di osservazione dopo aver tolto il pezzo firmato D&G, prima del danno che avrebbe potuto causare la caduta, ma fortunatamente resomi conto che era poca cosa, mi sono un minutino soffermato alla visione di quella opera d’arte e mi sono reso conto che tutti quei disegnini così colorati e appropriati mi hanno commosso. Nella bellissima mutanda, sul davanti, come su di un menù, c’era disegnata una patatina con ai lati una cozza ed un’ostrica, mentre in alto a destra campeggiava tutto colorato un bell’esemplare di uccello d’aria che con fare indifferente cercava di beccare la patatina, mentre dall’altro lato un cacciatore armato di doppietta a canne mozze puntava l’uccello. A fianco, una bella oloturia di mare più conosciuta in Ciutad come cazumarì ridente, mentre sul di dietro tutto coloratissimo un bel ‘asceltu’ che si contendeva con un bel grongo nero l’ingresso in tana. Secondo il mio modesto parere quella mutanda è unisex e i progettisti devono essere molto spiritosi, oppure sei tu stesso Giovannino che hai consigliato D&G a disegnare una così grandiosa opera che messa a riparare quel tesoro che possiede la tua bella fidanzata deve valere un sacco di soldi, essendo firmata D&G, e senza l’acqua della fontana nessuno oltre te avrebbe mai saputo che le opere d’arte si possono oltre che appendere anche indossare a protezione della gnocca di quella bella gnocca della tua fidanzata.