Muay thai, Marta Ruzzu sul tetto del mondo
L’atleta del Brigadores fight club Nulvi conquista due prestigiosi titoli alla quarta edizione del Kombat League world championship di Verona.
Una coppa del mondo e una cintura di campione del mondo di Muay thai: è il bottino conquistato dal Brigadores fight club Nulvi a Verona, alla quarta edizione del Kombat League world championship disputata dal 30 maggio al 2 giugno. A portare a casa i due prestigiosi trofei è stata Marta Ruzzu che si è distinta in due match disputati contro due agguerrite fighter francesi. La giovane atleta nulvese, campionessa italiana 3° serie, a Verona ha fatto ben due salti di categoria, affrontando prima un’avversaria della 2° serie e poi, nel gran galà che l’ha incoronata campionessa mondiale, una fighter della 1° serie. Il primo match, quattro round da due minuti, ha visto Marta Ruzzu opposta a Shanelle Nicosia, atleta francese con ben 10 incontri sulle spalle. La “nak su” d’oltralpe ha messo da subito a segno una serie colpi di braccia e gambe. Marta Ruzzu, allenata da Vincenzo Casu, è riuscita a trovare però la chiave giusta dell’incontro, chiudendo le distanze e utilizzando clinch e ginocchiate, le sue armi migliori. La vittoria sulla francese è valsa alla giovane nulvese la Coppa del mondo Kombat League 2° serie.
Il secondo incontro l’ha vista confrontarsi sulle cinque distanze con la campionessa francese Audrey Ravoula. Il match, inserito nel gran galà serale di chiusura manifestazione, non era certo facile per la sarda, se si considera l’esperienza dell’avversaria, specialista nella 1° serie. All’angolo con l’allenatore Vincenzo Casu, a sostenere con consigli l’atleta del Brigadores, c’erano anche il Ct della nazionale italiana Angelo Tarantini, il due volte campione europeo Mauro Serra. All’inizio del primo round la francese ha cercato di imporre il suo dominio, mandando a terra per due volte Marta Ruzzu. L’atleta del Brigadores fight club però non si è fatta intimidire e sul finale del primo round ha recuperato punteggio.Dal secondo in poi Marta Ruzzu è apparsa più decisa e ha sfoderato tutte le sue armi, jab e diretti, quindi calci medi, corpo a corpo e ginocchiate. Sono state queste ultime le più determinanti, in modo particolare quelle sferrate al volto dell’avversaria che, per due volte, ha subito il conteggio dell’arbitro.
Quattro round tutti targati Ruzzu e che le sono valsi la vittoria. «È stata una vera e propria impresa – commenta il preparatore tecnico Vincenzo Casu – siamo partiti alla volta di Verona con la semplice idea di consentire ai nostri atleti di fare una esperienza nuova, e siamo tornati con due titoli mondiali. Un risultato che dimostra come la Muay thai sarda stia crescendo notevolmente, anche grazie all’impegno del Comitato Sardegna Kombat League guidato da Angelo Tarantini. Un ringraziamento particolare – conclude Casu – va al presidente della Kombat League, Massimiliano Baggio, interprete di un movimento nazionale che sta consentendo alla Muay thai una crescita notevole».