1° intervento di verteroplastica all’Ospedale A. Segni di ozieri
La tecnica mini-invasiva di radiologia interventistica ha così permesso alla paziente di lasciare l’Ospedale per riprendere le proprie attività quotidiane già dopo circa 3 ore di osservazione nel reparto di Chirurgia.
I giorni scorsi, presso l’Ospedale “A. Segni “ di Ozieri, è stato brillantemente eseguito il primo intervento di vertebroplastica percutanea su una paziente con frattura vertebrale acuta. La tecnica mini-invasiva di radiologia interventistica è stata portata a termine grazie alla collaborazione, ormai consolidata, fra l’Unità Operativa di Radiologia diretta dal dott. Antonio Pirisi ed il Reparto di Ortopedia e Traumatologia diretto dal dott. Silverio Zanetti. “Il trattamento della patologia della colonna vertebrale consiste nell’iniezione, nel corpo vertebrale lesionato, di un particolare tipo di cemento osseo attraverso un ago metallico dedicato, introdotto per via percutanea posteriore sotto guida radioscopica” spiega il dottor Antonio Pirisi. “Lo scopo è la stabilizzazione della vertebra e soprattutto la risoluzione della sintomatologia dolorosa correlata alla frattura, con pronto ripristino delle normali attività fisiche”. La procedura, eseguita in regime di Day Hospital, ha richiesto una semplice anestesia locale dei tessuti para-vertebrali ed ha avuto una durata complessiva di circa 30 minuti.
La tecnica mini-invasiva di radiologia interventistica ha così permesso alla paziente di lasciare l’Ospedale per riprendere le proprie attività quotidiane già dopo circa 3 ore di osservazione nel reparto di Chirurgia. L’intervento di vertebroplastica percutanea fa parte di un progetto più ampio e articolato che coinvolge diverse specialità ospedaliere del presidio di Ozieri: Radiologia, Ortopedia, Anestesia e Fisiatria in primis, ma anche Medicina e Chirurgia Generale. Il protocollo prevede in sostanza l’adozione di procedure diagnostico/terapeutiche eseguite per via percutanea, cioè senza esposizione chirurgica della lesione da trattare e senza il ricorso all’anestesia generale, avvalendosi delle tecniche di imaging attualmente a disposizione (Ecotomografia, TAC, RMN) e dei notevoli progressi tecnologici che la Radiologia Interventistica ha saputo compiere in questi ultimi anni.
Inoltre, il continuo sviluppo e perfezionamento di nuovi materiali sempre più dedicati ha reso possibile una mini-invasività finalizzata ad un massimo beneficio per il paziente a fronte di bassi rischi di complicanze uniti a bassi costi e brevi tempi di ospedalizzazione. “L’attenzione” spiega dott. Silverio Zanetti “sarà inizialmente rivolta alla patologia vertebrale, con particolare riferimento a tutte le condizioni morbose che determinano il dolore. Il nostro obiettivo, infatti” continua il primario “è quello di creare a Ozieri un centro di riferimento dove il paziente abbia a disposizione un percorso terapeutico e riabilitativo codificato di ottimo livello”.