Tasi a Maristella: servizio non pervenuto. Gli abitanti si appellano alla legge

Maristella e la tasi: nessun servizio pervenuto e nessuna intenzione di pagarlo senza riceverlo. Intervento di polso in una lettera al Sindaco della Presidente Patrizia Piras

I «servizi indivisibili» sono quei servizi che il Comune rende al cittadino non «a domanda individuale», come per esempio la fruizione di asili nido o del trasporto scolastico, ma bensì si tratta di quella serie di servizi come l’illuminazione pubblica, la sicurezza, l’anagrafe, la manutenzione delle strade e del verde ecc. Per gli abitanti delle borgate della Bonifica di Alghero si assiste per l’ennesima volta alla violazione di quei principi costituzionali che stabiliscono la giustizia, l’uguaglianza, il benessere e la libertà degli individui a favore di un azione politico amministrativa che esercitata senza equità danneggia portando al degrado e alla totale sottomissione dell’individuo allo Stato e nel caso specifico al Comune sebbene dal Comune stesso sia ampiamente provato che il cittadino non riceva i servizi per cui si chiede l’esborso di denaro.

Nel caso della TASI appare evidente, come nel nome del pubblico interesse e con espedienti burocratici, si penalizzano per l’ennesima volta gli abitanti delle borgate della bonifica che incontrovertibilmente dei servizi previsti dalla TASI ricevono poco o niente. Infatti le strade della bonifica, come sempre ci ricordano da Sant’Anna, quando chiediamo ad esempio interventi di manutenzione, risultano ancora di proprietà di Laore, e pertanto il Comune non interviene. Altrettanto dicasi per il verde pubblico delle borgate che spesso vede gli abitanti impegnati nella pulizia salvaguardia, custodia e tutela, come negli ultimi anni sta avvenendo nella borgata di Maristella in cui il Comitato con l’ausilio di volontari ha ripulito tutte le pinete, anch’esse di proprietà di Laore.

Vogliamo parlare dell’illuminazione pubblica che in numerose strade della bonifica, come ad esempio nelle borgate di Guardia Grande e Segada, non è mai esistita. Oppure per continuare vogliamo parlare dell’anagrafe dislocata negli uffici di Santa Maria La Palma e Fertilia, quasi sempre chiusi al pubblico, per i motivi più svariati del tipo ferie al personale mancanza di fondi ecc. ecc. Questo quadro descrive a nostro avviso una situazione di vera e propria sopraffazione in quanto come sempre il cittadino è inerme di fronte alla richiesta dell’erario che prevede la corresponsione di somme a fronte di nessun servizio ricevuto. Alla luce dei fatti appare, inoltre, legittimo chiedersi se tale situazione possa essere assimilata al Dispositivo di cui all’art. 1460 Codice Civile. Inoltre questo malcontento psicologico porta alla disaffezione verso le istituzioni facendo nascere e crescere negli abitanti il desiderio di autonomia da un Comune che da anni, oltre a non operare una programmazione chiara e condivisa per lo sviluppo della Bonifica, non è in grado di dare i servizi previsti per tutti i suoi cittadini.

Tale malcontento si è recentemente evidenziato con la raccolta firme per l’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte, che ha visto coinvolta la stragrande maggioranza degli abitanti della Bonifica, e con l’avvio della relativa pratica per l’istituzione del nuovo Comune che continua l’iter amministrativo previsto dalla Legge Regionale 30 ottobre 1986, n. 58 perché a tutt’oggi non si vede nessuna alternativa possibile. Nell’augurare a Lei e alla sua Giunta buon lavoro, porgiamo distinti saluti.

redazione, 16 Giugno 2014