La battaglia di Eva per gli animali non conosce titubanze
La battaglia della Presidente della Lega Nazionale del Cane Eva Bianchi, non conosce soste o titubanze. E’ impensabile che non si tenga conto delle precarie condizioni igienico sanitarie della struttura di Ittiri: “Il canile di Ittiri è un lager”. Le bastano queste poche parole per descrivere il canile che si occupa, ad Ittiri, dell’allevamento e raccolta temporanea dei randagi di Sassari Thiesi, Ittiri e altre sei località convenzionate tra cui Alghero e Ozieri. . L’amore per gli animali e l’attivismo volontario a tutela e difesa dei cani ha spinto Eva Bianchi a scrivere ai sindaci dei comuni interessati a convogliare nella struttura i cani randagi, per spiegare quali siano le condizioni della struttura “Pippolandia”.
Secondo Eva Bianchi “gli animali sono tenuti in condizioni igienico-sanitarie a dir poco pessime senza possibilità di essere visti da altre persone a parte il gestore e i suoi familiari”La denuncia di Eva Bianchi non è di questi giorni ma risale a tempi lontani: ricorda infatti di aver inoltrato una denuncia alla Procura della Repubblica con “allegata una ricca documentazione fotografica , testimonianze e referti medico veterinari attestanti il maltrattamento subito dagli animali”. La tesi esposta dalla Presidente Eva Bianchi sullo stato della struttura e sul come vengano trattati i cani probabilmente evidenzia una sola faccia dell’affetto che gli animali meritano.
Il problema va comunque trattato al condizionale, senza certezze salomoniche affrettate anche riguardo alle posizioni su cui si starebbero orientando il comune di Alghero e di Ozieri di “sospendere la convenzione in atto”. Eva Bianchi, da buon Presidente della Lega, è invece categorica e pertanto lancia, giustamente, l’invito a tutti a comuni convenzionati : “chiediamo di smettere di mandare i cani là, buttandoli via come se fossero spazzatura”.