Yara Gambirasio, “Individuato assassino: è un 40enne di Clusone (Bergamo)”
L'annuncio fatto dal ministro dell'Interno Angelino Alfano. L'uomo è stato sottoposto a provvedimento di fermo nella sua abitazione ed ora è interrogato.
L’assassino di Yara è un 40 enne di Clusone (Bergamo) – La persona fermata per l’omicidio di Yara è l è’ un 40 enne di Clusone (Bergamo), nella zona dove è avvenuto l’omicidio. E’ stato sottoposto a provvedimento di fermo ed ora è sotto interrogatorio. L’uomo è stato catturato dai carabinieri del Ros, dopo indagini condotte insieme alla Polizia.
Chi è l’assassino di Yara. Ci sono ancora informazioni frammentarie sull’uomo, che sarebbe, come già scritto, una persona del paese della vittima o comunque della provincia bergamasca. Quel che è certo è sono state le tracce di Dna rinvenute sugli indumenti intimi di Yara a incastrarlo. Dna che è stato poi sovrapposto con quello del famigerato Ignoto 1. “L’uomo è sposato, ha tre figli, e anche una sorella gemella. Il cerchio si è chiuso poche ore fa, quando il suo Dna è stato ritenuto sovrapponibile a quello trovato sul corpo di Yara il 27 febbraio, e cioè tre mesi dopo la sua scomparsa”, scrive Repubblica.”Siamo in una fase delicatissima”, si è limitato a dire il procuratore della Repubblica di Bergamo, Francesco Dettori.
“Siamo felici” “Se è vero siamo felici, era un atto dovuto alla famiglia e a tutta la comunità”. Lo ha detto all’Ansa il sindaco di Brembate Sopra, Diego Locatelli, alla notizia del fermo di un presunto assassino di Yara Gambirasio. “Da quando è scomparsa da casa, a Brembate, e da quando è stata trovata uccisa a Chignolo Po (Bergamo), attendevamo questo momento. Ringrazio tutti quelli che hanno messo tante risorse in campo per arrivare a questo risultato”, ha aggiunto il primo cittadino del comune nella Bergamasca. Il caso Gambirasio cominciato il 26 novembre 2010 Yara Gambirasio era scomparsa il 26 novembre 2010 dopo aver terminato gli allenamenti nella palestra del comune in provincia di Bergamo per rincasare. Il corpo della ragazzina fu ritrovato tre mesi dopo, il 26 febbraio 2011, da un aeromodellista il cui modellino precipitò proprio accanto al cadavere di Yara, in un campo di Chignolo d’Isola, a circa 10 di chilometri dal luogo della scomparsa. Da quel giorno le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura di Bergamo, hanno cercato di risalire all’assassino. La svolta sul caso è arrivata solo con la conferma scientifica su Giuseppe Guerinoni, autista di Gorno deceduto nel 1999 e padre di Ignoto 1, nome con il quale è stato poi definito l’assassino della ragazzina.
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