Comune di Porto Conte: al nuovo Sindaco di Alghero la chance di fare pace con il territorio
Il Comitato Rinascita della Bonifica avverte: l'iter per il nuovo Comune di Porto Conte è in dirittura d'arrivo, attendiamo risposte dal Sindaco Mario Bruno.
Si è conclusa la bagarre politica ad Alghero per le elezioni amministrative, con il consueto silenzio assordante in merito alle rivendicazioni di dignità dei territori della Bonifica. Da Alghero la maggior parte dei politici sono arrivati nelle borgate accompagnati, perché nemmeno avevano idea di dove si trovasse il centro di ogni frazione. Ha vinto Mario Bruno, gli facciamo i complimenti e gli auguri auspicando egli possa, a strettissimo giro, risolvere i problemi dell’agro partendo dai più semplici a costo zero, sino a quelli più complessi. In poche settimane potrebbero essere per esempio assegnati e registrati i nomi delle vie al territorio della Bonifica, cosa semplice ma non riuscita ai suoi predecessori. L’iter è a buon punto ma fermo da anni: è sufficiente una piccola revisione dei nomi condivisa con i comitati di borgata per concluderlo. Si faccia vivo, siamo a disposizione.
Il nuovo Sindaco, in attesa del PUC, potrebbe inoltre in poche settimane portare avanti il piano stralcio per la Bonifica. Si tratta di un documento che sintetizza le regole edificatorie per i 12.000 ettari del nostro territorio all’interno del quale, da oramai quasi dieci anni, nemmeno gli imprenditori agricoli possono dotarsi delle infrastrutture necessarie all’attività lavorativa. Un danno che sta creando enormi disagi, depressione generalizzata e spopolamento. Anche in questo caso si faccia vivo: il lavoro è già a buon punto. Potrebbe intervenire immediatamente in Regione a sostegno della pratica da mesi presentata dal Parco di Porto Conte per l’apertura e l’incremento delle operazioni di cattura e abbattimento degli ungulati che stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura nelle borgate. Gli basterebbero un paio di telefonate per risolvere la questione. Nell’attesa dei primi segnali di impegno del nuovo Sindaco, la procedura per l’istituzione del nuovo Comune di Porto Conte, che il nostro comitato sta seguendo passo passo, va avanti a vele spiegate e così sarà finché dalle parole non si passerà ai fatti sulle nostre semplici richieste: richieste di buon senso, di dignità. Tra qualche settimana, per legge, una commissione paritetica tra persone indicate dal comitato e persone indicate dal nuovo consiglio comunale dovrà riunirsi per la discussione della pratica e per la definizione dei nuovi confini comunali. Mai come ora è necessario che la politica dia un segnale di concretezza: per noi autonomia significa rivendicare dignità e progettualità per il nostro territorio, tra i più belli e poveri di servizi di tutta la Sardegna.
Chiediamo almeno che il Comune di Alghero spenda qui il denaro che generiamo. Si tratta di poco rispetto al bilancio cittadino ma sino ad ora, questo denaro, è finito in città senza tornare indietro se non in minima parte. Il nuovo Sindaco ha la possibilità storica di fare la pace con la Bonifica, ripristinando equità sociale ed efficienza: è sufficiente che egli gestisca la questione pensando ai residenti dell’agro come a persone con gli stessi identici diritti e doveri dei residenti in città. L’alternativa, ugualmente gradita, è quella di lasciarci andare: il nuovo Comune di Porto Conte diverrebbe da subito uno dei Comuni più virtuosi d’Italia. Gli introiti potenziati delle Grotte di Nettuno sosterrebbero lo sviluppo, una progettualità seria farebbe decollare il Parco di Porto Conte che rimarrebbe intoccabile a livello edificatorio ma che sarebbe dotato di tutti i servizi per una fruizione ottimale da parte di turisti e residenti. Entro due anni diverremmo il Comune con più chilometri di piste ciclabili in Italia e il connubio tra agricoltura e turismo farebbe di noi il paradiso d’Europa per 365 giorni l’anno per gli amanti della natura, dello sport e della vita sana all’aria aperta. Indubbie poi le ripercussioni positive per i residenti che, non si vedrebbero più costretti a svendere la terra ma vivrebbero il territorio lavorando con orgoglio e soddisfazione. Insomma, noi siamo pronti a diventare Grandi: auspichiamo sia Mario Bruno il Sindaco visionario capace di vedere nella Bonifica un’enorme risorsa da valorizzare immediatamente e non un peso, com’è invece stato fino ad ora per i suoi predecessori.