Si riaccende la guerra dei rifiuti
L'opinione di Luciano Deriu, Segretario Legambiente Sardegna
La prima urgenza della nuova amministrazione sarà il Capitolato per il nuovo appalto della nettezza urbana. Il progetto, acquisito dalla Commissione Ambiente della passata legislatura sulle linee della Società Corintea, rielaborato dall’Ufficio Ecologia e recentemente approvato con delibera commissariale, è pronto per andare a bando. Ma la nuova Amministrazione, che si presenta oggi con una forte determinazione a prendere d’impeto la perenne emergenza rifiuti che quattro legislature non hanno risolto, farà bene a riaprire quel progetto. Per iniziare bene occorre più coraggio.
Sappiamo che il nodo centrale del problema non è tanto il progetto in sé, quanto l’efficienza del sistema di realizzazione. Sarà opportuno, un nuovo incontro al teatro civico, questa volta con i dipendenti dell’Azienda d’igiene pubblica, per una rimotivazionemolto forte. Ma sarà il caso anche di rimotivare la città,commercianti (specie la grande distribuzione), comitati di quartiere e cittadini, attraverso azioni di premialità e rigorosepenalità.
Tuttavia, se si vuole vincere questa battaglia di civiltà, il Capitolato d’appalto è altrettanto importante perché pone in campo obiettivi, mezzi e risorse da utilizzare. Un obiettivo ambizioso, realizzabile se non nell’immediato, almeno a regime, èquello di far sparire dalla città i maleodoranti cassonetti. Questo vuol dire estendere all’intera area urbana la raccolta domiciliare. Il Porta a Porta, che l’attuale progetto estende timidamente solo a qualche area, costa di più ma produce più differenziata e più occupazione, mentre riduce drasticamente i costi della discarica. Èil sistema che si è dimostrato ovunque capace di raggiungere livelli molto alti di differenziata, mentre il sistema stradale non riesce da nessuna parte ad andare oltre il 40 per cento. Ad Alghero, nelle aree dove è già applicata, la raccolta domiciliarefunziona; una sua estensione integrale, accompagnato da un numero maggiore di isole ecologiche, darebbe alla città una qualità decisamente più alta. Ed è il sistema ci potrà portare in futuro alla tariffazione puntuale, che consente di pagare in base ai rifiuti che ognuno produce.
Ci sono altri elementi coraggiosi che il Capitolato non prevede e che andrebbero inseriti, come le misure per la riduzione della produzione cittadina dei rifiuti. Ma la vera priorità per Alghero è il più elementare dei servizi: lo spazzamento e il lavaggio periodico delle vie cittadine. Il progetto deve prevedere macchine e risorse adeguate affinché tutte le vie cittadine, centrali e periferiche, siano soggette a pulizie periodiche seguendo un calendario prefissato.
Infine come in ogni progetto che si rispetti, nel Capitolato si dovrebbero introdurre Indicatori di Risultato, costituiti da elementioggettivi e verificabili (il numero delle vie spazzate, la quota di differenziata o quella dell’organico, le quote di riduzione della produzione di rifiuti), capaci di dimostrare l’avvenuto compimento dell’opera assegnata e collegati alla corresponsionedei pagamenti.
La pulizia di una città è anzitutto un fatto di civiltà diffusa. Passa attraverso la mobilitazione di tanti. Ma una regia comunalecoraggiosa ed efficiente può vincere la guerra ei rifiuti.