Emolumenti Parco di Porto Conte, le precisazioni di Stefano Lubrano

A Casa Gioiosa si procederà presto al cambio del consiglio di amministrazione e del presidente. Stefano Lubrano interviene sulla questione degli emolumenti

Non fu una scelta solo personale la riduzione dei compensi, ma una linea d’indirizzo politica assunta all’unanimità dall’assemblea del Parco che decise il totale azzeramento degli emolumenti. Così il presidente del Parco di Porto Conte pro tempore Stefano Lubrano che interviene sul recente articolo apparso su un importante quotidiano regionale dal titolo : “Chi governa il Parco deve essere stipendiato”. Il presidente Lubrano infatti ricorda che nelle more dell’applicazione della Legge 122/2010 ed in ossequio agli impegni assunti in campagna elettorale all’atto della sua nomina a Presidente del Parco comunicò di voler rinunciare comunque all’emolumento.

Nel pensare però al futuro, Lubrano presentò nel corso della Assemblea svoltasi in data 28.11.2012 la proposta di un’equa riduzione dei compensi giudicati decisamente onerosi anche per l’esiguità di bilancio dell’Ente Parco, ovvero di una riduzione, seppur considerevole, che garantisse comunque, a chi gli sarebbe succeduto, un emolumento coerente con gli impegni e le responsabilità di legale rappresentante del Parco. La scelta invece dell’assemblea fu invece più simbolica e di impatto ossia la riduzione totale dei compensi. Già la normativa nazionale però dava delle direttive specifiche che anche oggi dovranno necessariamente rispettate.

Il D.L. n. 78 del 31/05/ 2010 convertito poi in legge (122/2010) impone infatti che il limite degli emolumenti contemplati come “rimborsi spese” non possa superare i 30 euro a seduta giornaliera. Non si potrà parlare quindi di stipendio o indennità come si voglia intendere. Il presidente Lubrano esorta poi la futura assemblea a prendere in serio esame l’ipotesi di una preliminare modifica allo statuto dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte che al momento prevede che il presidente sia un membro dell’assemblea e quindi un consigliere comunale, così come proposto dai consiglieri regionali algheresi nel corso della precedente consiliatura regionale. Recenti normative infatti sanciscono incompatibilità specifiche tra il ruolo di consigliere comunale e amministratore in società partecipate dell’Ente locale.

4 Luglio 2014