Spagna, sesso orale per drink e ricariche sul cellulare: è il mamading
In una discoteca di Palma de Maiorca, sulla spiaggia di Magaluf, una turista (inglese?) fa sesso orale a 20 ragazzi per una consumazione gratis. Qualcuno riprende tutto e posta il filmato in Rete. Esplode così il caso 'mamading'.
Sta suscitando polemiche in tutta la Spagna il filmato – di cui è entrato in possesso il portale Mallorcadiario.com – nel quale si vede una ragazza, forse britannica, praticare sesso orale ad almeno 20 ragazzi a ritmo di musica in una discoteca di Magaluf, resort a pochi chilometri di distanza da Palma di Maiorca. Una ‘perfomance’ che è valsa alla giovane una bottiglia di champagne o un drink dal valore di 3 euro. Non sono chiare le condizioni psicofisiche della protagonista di questa storia. Certo è che, come scrivono molti giornali locali, la discussa pratica si starebbe espandendo rapidamente nei locali della costa iberica.
Sesso orale per drink: è il mamading. Tanto che qualcuno ha addirittura pensato di coniarne un termine: “mamading”, dove mamada è il termine spagnolo utilizzato volgarmente proprio per indicare il sesso orale. Una sorta di competizione nella quale le donne (soprattutto inglesi e tedeschi, scrive Lavanguardia.com, anche alla luce del fatto che sono sopratutto i turisti della Germania e del Regno Unito a prediligere la metà delle isole Baleari) devono eseguire un determinato numero di fellatio ai clienti in un certo tempo. Il premio è appunto un drink, generosamente offerto dai ‘fortunati’, ma c’è anche chi parla di ricariche telefoniche.
Mamading, la polizia spagnola apre un’indagine. Le autorità si sarebbero già interessate alla questione, dal momento che alcune associazioni di quartiere assicurano che “ciò che sta accadendo in Magaluf è la dimostrazione dell’inettitudine del municipio e della polizia locale”. “Non ha senso che in un luogo dove si concentrano anche ventimila persona non ci sia un livello di sicurezza minimo garantito”, scrivono gli stessi portavoce di quartiere, sottolineano che, se “ogni anno morissero 8 o 9 spagnoli, invece che inglesi, questo non accadrebbe”. Una indagine sarebbe già in corso.
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