Balaguer da riqualificare
E’ iniziato alquanto male l’anno 2012 che, fra la crisi economica imperante (svariate le nazioni europee anch’esse a rischio declassamento come l’Italia) e la paura collettiva per la fine del mondo prevista secondo il Calendario Maya subito dopo il 20 dicembre prossimo venturo, si presenta del tutto inidoneo a farci ipotizzare mega investimenti a lunga scadenza o pensare fin d’ora ai tradizionali regali natalizi di fine anno. Eruzioni vulcaniche, radiazioni di ogni genere, tempeste solari, onde magnetiche imprevedibili, catastrofici uragani e incendi infernali genererebbero la definitiva apocalisse di inizio millennio, argomento che ha interessato l’intero mondo scientifico letterario oltrechè la messa in onda di numerose trasmissioni televisive.
In questo clima di inizio d’anno va a collocarsi in Alghero il bando di gara di prossima pubblicazione per la riqualificazione dell’area sulla sommità del Colle Balaguer, la cui travagliata storia parte dalla prima attenzione riservatagli con impiego di denaro pubblico sino all’attuale stato di massimo degrado. Un bando di gara che ben si inserisce nell’era attuale, quella dell’Oro , dopo le precedenti di Acqua, Aria, Fuoco, e Terra. Un bando di gara che prevede la concessione del sito per quaranta anni per un importo di ben duemilioni e settecento mila euro.
In una recentissima nota il Sindaco uscente Marco Tedde ha voluto evidenziare che si è fatto “un altro importante passo avanti nel miglioramento del volto della città. Il progetto prevede la riqualificazione complessiva dell’area, con un centro ristoro e strutture accessorie, sottraendola all’abbandono ed al degrado. Successivamente all’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo, del valore di E. 2.700.000, verrà bandita la gara per l’individuazione del Concessionario che dovrà realizzare un centro ristoro e gestire l’opera. Un progetto nel quale crediamo molto e per il quale grande è stato l’impegno dell’Ass. Michele Pais e del gruppo interno coordinato dall’Arch. Marrone. Crediamo che il Commissario bene faccia a portare a compimento l’ iter dei tanti progetti ed opere inseriti nella programmazione cittadina che completeranno la grande azione strategica di riqualificazione del volto di Alghero, di crescita della sua attrattività e di miglioramento della qualità della vita degli Algheresi che ha costituito la spina dorsale e l’obbiettivo del lavoro fatto dalla nostra Amministrazione”.
Una buona riflessione interesserà l’ipotetico Concessionario che andrà a vincere il Bando di Gara. Chiunque esso sia, algherese o straniero, dovrebbe innanzitutto commissionare una dettagliata analisi di mercato per venire a conoscenza della possibile rendita che un simile investimento dovrebbe fruttare per essere considerato appetibile. In secondo luogo gli converrebbe documentarsi sul tipo di utenza con cui dovrà convivere e sulla quale contare perchè l’investimento possa realmente considerarsi conveniente e fruttifero. In terza analisi dovrà chiedersi quale ruolo economico andrà a ricoprire la popolazione locale, cosa di importanza non trascurabile in ogni investimento finanziario che oltre all’entità dei costi concessionari dovrà necessariamente contemplare una marea di spese correlate e dipendenti da una lunga serie di problematiche. Dovrà comprendere quale sia il significato del realizzare l’opera (un Centro Ristoro con i fiocchi) e del creare strutture accessorie, necessarie perchè il sito possa essere sottratto all’abbandono e al degrado che da anni lo contraddistinguono. Dovrà fare un’analisi accurata del perchè quel sito tanto appetibile per la splendida posizione paesaggistica non abbia mai trovato consensi e supporti a salvaguardia e tutela del luogo in argomento. E ancora dovrà fare i conti con l’ambiente circostante che alcuni anni or sono è stato oggetto di interventi nella parte a mare con risultati che probabilmente non corrispondono alle aspettative secondo progetto.
Chi si assumerà l’onere dei costi necessari a questi interventi urgenti e indispensabili per il recupero dell’intera area? L’amministrazione che verrà, se diversa, sposerà l’encomiabile proposito della precedente per contribuire al risanamento totale della passeggiata sulla scogliera in tempi accettabili ? Senza allontanarci troppo dagli obblighi imposti dal bando, il concessionario dovrà riflettere sulla indispensabile professionalità dei dipendenti del Centro ristoro, sulla sua manutenzione e cura dei giardini con le relative piante; indispensabile la guardiania diurna, assolutamente necessaria la vigilanza notturna. Tutti interrogativi che possono dare luogo a nuovi posto di lavoro, ad ulteriori possibilità d’impiego che potranno essere allargate ad altre zone, in primis quella del Caval Marì che, al pari della struttura sul colle Balaguer, più volte è stata oggetto di scorribande notturne e raid vandalici con tentativi di incendio all’interno del caseggiato. Tutta una serie di problematiche capaci di regalare fortissimi mal di testa anche a imprenditori con abbondante liquidità a sette zeri.
Per restare in tema di riqualificazione ambientale, di attrattività turistica e miglioramento della qualità della vita degli Algheresi, non guasterebbe allargare il raggio d’azione alla parte terminale dei Bastioni Pigafetta. Appena prima della Torre Polverera -dove continuano i lavori di collegamento con i bastioni Magellano- trovasi una scala che porta alla scogliera sottostante… Sarebbe d’obbligo un paragone con la Passeggiata Busquet, magari in riferimento a quel tratto -fronte San Giovanni- dove olezzano le alghe spiaggiate: anche qui, normative permettendo, sarebbe opportuno un intervento di riqualificazione, anche se di genere del tutto diverso dall’ultima scogliera con sopra citata scala.