Atto aziendale Asl: le proposte del comitato
Dopo gli interventi dell’amministrazione, del consigliere regionale algherese Mario Bruno e di quello comunale Raimondo Caciotto, è il momento del Comitato per la sanità ospedaliera e del territorio di Alghero che, dopo aver esaminato la proposta di Atto Aziendale che ridefinisce l’organizzazione dei servizi sanitari ed amministrativi della ASL di Sassari, rilancia con alcune nuove proposte:
Per il comitato e la Presidente D.ssa Domenica Casu “la riorganizzazione proposta nell’Atto aziendale indica delle articolazioni troppo complesse e difficilmente gestibili. Un esempio è il dipartimento di cure chirurgiche che prevede ben 15 strutture distribuite in tutte le sedi della ASL Sassari-Alghero Ozieri. Questa organizzazione vanifica il ruolo del presidio di Alghero quale ospedale di rete sede di Dipartimento di Emergenza e Accettazione di I livello che richiede, fra l’altro, un sufficiente grado di autonomia gestionale, così come prevede la normativa vigente”.
“Al contrario, con questa soluzione organizzativa si accentua l’accentramento gestionale ed organizzativo nella sede di Sassari, si incrementano le disfunzioni, le inefficienze e le conflittualità svuota di competenze il presidio di Alghero e viene meno l’integrazione sia in senso verticale che orizzontale, considerato inoltre che i direttori dovranno continuare a garantire le funzioni
assistenziali di pertinenza”
“Si propone pertanto, l’aggregazione delle strutture del presidio ospedaliero di Alghero in 3 Dipartimenti intra-presidio (area medica-area chirurgica, area servizi), fermo restando che le varie strutture del presidio possono essere incardinate in Dipartimenti aziendali di tipo funzionale come ad esempio il dipartimento di emergenza urgenza-dipartimento materno-infantile dipartimento della riabilitazione-oncologico, del farmaco etc.)”
“Lo stesso discorso è valido per l’Organizzazione territoriale in cui si prevedono, fra l’altro, due strutture complesse a cui dovranno afferire servizi sanitari di stretta competenza del Distretto; l’organizzazione proposta vanifica ancora una volta l’autonomia gestionale da sempre annunciata ma mai di fatto realizzata”.
“E’ improponibile la chiusura di endoscopia chirurgica e di artroscopia aggregata all’U.O. di Ortopedia, considerato che nel corso degli anni hanno espresso un buon livello di attività sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo con un discreto indice di attrazione. Si evidenzia che l’endoscopia in urgenza è dotazione richiesta dalla Delibera di Giunta Regionale del 31/2/2011 per
cui è necessario garantire il mantenimento di una struttura semplice all’interno del presidio di Alghero”.
“Non si condivide la riclassificazione delle strutture esistenti ed in particolare il declassamento da struttura complessa a struttura semplice dell’U.O di Nefrologia e Dialisi e da struttura semplice dipartimentale a struttura semplice dell’oncologia medica; considerato che i flussi di attività sino ad oggi erogati e della ben definita caratterizzazione dell’utenza che afferisce ad entrambe le strutture, in particolare nel periodo estivo in cui cresce notevolmente la domanda dei pazienti dializzati, si chiede la rimodulazione a strutture semplici dipartimentali con previsione di letti per attività a ciclo diurno, eventualmente da reperire nell’ambito del dipartimento di riferimento (l’oncologia disponeva di 5 letti a ciclo diurno di area medica, utilizzati per attività chemioterapia antiblastica; per la nefrologia/dialisi potrebbero essere sufficienti 2 letti di nuova istituzione)”.