Alghero Migliore: analisi e prospettive politiche
L’assemblea del 7 Dicembre 2012 del movimento C’è un’Alghero Migliore ha avviato una riflessione sui risultati e sul bilancio politico ed amministrativo dei primi mesi del nuovo governo della città.
Noi pensiamo che si debba dare valore alle molte cose positive fatte, ma vogliamo e dobbiamo anche interrogarci sui problemi, difficoltà ed errori, per riflettere sui modi per garantire l’attuazione del programma della coalizione. I prossimi mesi sono e dovranno essere il banco di prova su cui testare le capacità di realizzazione del cambiamento indispensabile al rilancio economico, culturale, sociale e politico della città.
Il movimento C’è un Alghero Migliore è nato sulla spinta di una forte esigenza di rinnovamento. Abbiamo investito molto – testa, cuore, il nostro stesso esistere – per sostenere un cambiamento politico ad Alghero e per l’elaborazione di un progetto di governo che fosse realmente alternativo diverso.
Il nostro movimento ritiene doveroso, necessario e utile fare il punto dell’attività fin qui svolta dalla nuova Amministrazione Comunale, del ruolo politico del movimento e delle sue rappresentanze istituzionali. Sono trascorsi sei mesi da quando la nuova amministrazione di centrosinistra si è insediata alla guida della nostra città. L’analisi politica fatta dall’assemblea restituisce l’immagine di un’azione politica che ha inaugurato alcune pratiche di buon governo, dando alcuni importanti segnali di innovazione. Abbiamo accolto con grande favore l’attenzione alla pari rappresentanza di genere per la formazione della giunta, la buona prassi degli incontri costanti con i cittadini nei quartieri, l’istituzione dell’albo degli scrutatori e dei professionisti, la valorizzazione delle competenze professionali per l’attribuzione di alcuni incarichi. E ancora, l’avvio dell’importante riforma del sistema dei parchi nel territorio della città, riforma che deve ora essere portata a completamento definendo i dettagli del nuovo assetto che si intende dare al Parco di Porto Conte e all’Area Marina Protetta.
Valutiamo in modo molto positivo, tra gli altri, l’operato dell’assessora Chiara Rosnati, che scelta dal sindaco su una rosa di nomi di appartenenti al Movimento si è, sin dal primo momento, caratterizzata come l’assessore dell’intera coalizione e della cittadinanza, al servizio del bene comune. Chiara Rosnati ha saputo innovare il linguaggio, la comunicazione e la collaborazione con i cittadini e gli operatori, costruendo con loro un rapporto improntato al contatto diretto, all’ascolto e al riconoscimento reciproco. In pochi mesi è riuscita a far percepire, con la concretezza dei fatti (tanto apprezzata dall’opinione pubblica), come sia stato possibile, pur nella crisi dell’impresa appaltatrice ormai al termine del contratto e nonostante l’esiguità dell’apparato amministrativo dell’assessorato, a tenere la città pulita. Non solo, in questi pochi mesi è riuscita ad imprimere un’accelerazione al processo di soluzione del problema del depuratore ed avviare il lavoro di predisposizione per la partecipazione popolare alla definizione del nuovo bando per l’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti e della pulizia della città. C’è un’Alghero Migliore ringrazia Chiara Rosnati per il suo impegno, la sua coerenza, i risultati che ha ottenuto. Le sue dimissioni ci pongono interrogativi e crediamo che la coalizione di centrosinistra debba ora riflettere attentamente nell’interesse della città.
E’ chiaro a noi, e lo è alla gran parte dell’opinione pubblica, che oltre agli aspetti positivi evidenziati sono emersi, in questi primi sei mesi, molti elementi negativi e tante difficoltà che limitano l’azione amministrativa e che non consentono ai cittadini di verificare nel concreto le prospettive del cambiamento e dell’attuazione del programma sul quale sono state vinte le elezioni.
Se, infatti, era nell’ordine normale delle cose che i primissimi mesi di amministrazione fossero caratterizzati dall’inseguimento delle emergenze, in una città abbandonata a sé stessa dalla precedente amministrazione e dal lungo commissariamento, oggi questo non è più accettabile.
È vero, le difficoltà sono ancora molte, la macchina amministrativa scricchiola e non consente spesso di attuare le azioni necessarie, ma alle difficoltà si reagisce e si deve reagire in due modi:
1) programmando per il breve, medio e lungo periodo;
2) coinvolgendo tutte le energie sociali e delegando e utilizzando le competenze, l’entusiasmo e le capacità presenti all’interno della maggioranza di centrosinistra e offerte volontariamente da militanti e simpatizzanti della coalizione.
La situazione di Alghero non consente più tempi lunghi: occorre agire con tempestività su più fronti e contemporaneamente:
a) bisogna con determinazione procedere al rapido completamento della riorganizzazione della macchina amministrativa, all’insegna dell’efficacia, efficienza, ma anche della cultura della trasparenza, del pari trattamento e neutralità rispetto a tutti i cittadini, e in generale del buon governo.
b) serve definire in tempi brevi la soluzione al funzionamento del depuratore che causa danni alla laguna del Calic. nell’interesse della città e dell’industria delle vacanze che non può sopportare altri affronti al paesaggio e al territorio.
c) Bisogna stabilire tempi certi per l’adozione del PUC. Le tappe per giungere all’approvazione del Piano Urbanistico Comunale devono essere decise entro i prossimi due mesi;
d) È necessario creare le condizioni per rilanciare l’economia locale. Serve subito aprire tavoli di concertazione per lo sviluppo economico, che mettano insieme categorie e soggetti protagonisti: le attività produttive, gli imprenditori turistici, gli operatori del porto, gli erogatori di servizi; ma anche la cultura, il Parco del territorio e l’Università, per iniziare insieme a scambiare idee e delineare il percorso di uno sviluppo possibile. Un progetto di sistema, mettendo in rete le nostre risorse, le nostre energie e i nostri saperi. In questa logica è indispensabile immediatamente ridefinire il ruolo di META e raggiungere la sua piena operatività.
e) La nuova amministrazione deve occuparsi – già lo sta facendo, ma occorre uno sforzo maggiore – degli ultimi, dei cittadini più deboli perché privi di difese. Nel bilancio del 2013 occorrerà incrementare le risorse da destinare a questi concittadini più bisognosi coinvolgendo le famiglie, le associazioni di volontariato e reperendo risorse anche esterne al bilancio comunale. In questo modo si creano le condizioni per costruire una città solidale, partecipe delle scelte, dell’impegno per realizzarle e dei risultati raggiunti.
f) Non si può più eludere la questione degli spazi pubblici. Occorre: (1) completare il censimento degli spazi e delle aree pubbliche, (2) definire un piano di destinazioni, (3) costruire il quadro di regole certe, condivise ed eque, (4) garantire e vigilare sulla loro applicazione. I grandi temi prioritari sono spazi civici, culturali, universitari, sportivi e di aggregazione. Tra questi è necessario immediatamente procedere alla risoluzione delle emergenze relative al Dipartimento di Architettura, al campo di rugby, ai mercati civici e agli spazi teatrali.
Occorre lavorare intensamente, rapidamente e serenamente per il bene comune, mettendoci tutti al servizio della città per garantire l’attuazione del programma della coalizione. I prossimi mesi sono e dovranno essere il banco di prova su cui testare le capacità e il coraggio di realizzazione del cambiamento indispensabile al rilancio economico, culturale, sociale e politico della città. Per questo ci siamo candidati e per questo abbiamo ottenuto il consenso della maggioranza degli algheresi.