Le opere di Nivola rimarranno in Sardegna: l’impegno della Regione

L'assessorato è alla ricerca di una soluzione per tenere aperto il museo di Orani ed entrerà al più presto in contatto con gli eredi

La Sardegna non perderà le opere di uno dei suoi artisti più illustri e geniali. La Regione sta già facendo la sua parte, alla ricerca di una soluzione per tenere aperto il museo di Orani ed entrerà al più presto in contatto con gli eredi Nivola, per sventare ogni ipotesi di perdita delle opere nel futuro. “Sa bene il presidente della Fondazione Nivola Giulio Chironi, con cui ci siamo incontrati anche poche settimane fa – dichiara l’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino – che siamo particolarmente sensibili al tema e non stiamo perdendo tempo. Come per tutte le altre situazioni che abbiamo ereditato in stato di sofferenza o sotto minaccia per via dei tagli, stiamo vagliando la possibilità di attingere da altre fonti di finanziamento, fondi europei in primis, in quanto risorse sgravate dal patto di stabilità. Inoltre siamo molto attenti alle contrattazioni che stanno avendo luogo in ambito europeo sulla prossima programmazione relativa alla cultura, in modo da avere accesso alle più ampie fonti di finanziamento. Certo è che in un momento di crisi quale l’attuale, la razionalizzazione delle spese è un imperativo non ovviabile.”

È verosimile infatti riuscire ad attingere in maniera trasversale da diversi obiettivi della programmazione europea recuperando risorse anche per il caso specifico, sebbene, come più volte ripetuto dall’Assessore Firino, l’intervento della Regione non possa limitarsi a finanziare gestioni o progetti, ma debba concretizzarsi soprattutto in atti di programmazione, indirizzo e regia, prevedendo attività di sostegno capaci di fomentare la crescita del settore. “Finora si è proceduto a macchia di leopardo, finanziando in maniera diversa esperienze simili, senza omogeneità né certezza. Questa situazione cambierà presto. Paghiamo la mancata applicazione della legge regionale, l’inesistenza di un Piano triennale e di una programmazione capace di trainare un comparto che, per le ricchezze di cui la Sardegna è dotata, dovrebbe essere uno dei maggiori volani di sviluppo e benessere” dichiara l’Assessore sottolineando che in tal senso si stanno compiendo gli ulteriori passi per la realizzazione del Sistema regionale dei musei.

È infatti appena stata avviata la procedura per la presentazione delle richieste di riconoscimento regionale dei musei e delle raccolte museali che, in quanto rispondenti a standard nazionali ed internazionali di fruibilità sulla base di requisiti minimi di qualità, potranno contare su finanziamenti ingenti finalizzati alle attività istituzionali, culturali, di scambio, di studio e ricerca, di conservazione e catalogazione del patrimonio e saranno inoltre suscettibili di essere promossi musei di rilevanza nazionale. Inoltre, prosegue l’Assessore, “dopo numerosi anni di stallo, abbiamo firmato l’accordo sul Museo e centro di documentazione regionale della Sardegna giudicale con sede ad Oristano in Palazzo Arcais e a Sanluri nell’edificio ex Monte Granatico, che prevede risorse per l’allestimento e per il piano di gestione, che sarà operativo già nel corso del 2015. È un primo passo nella giusta direzione della valorizzazione e fruizione del nostro patrimonio culturale”.

7 Agosto 2014