Web-dipendenza, aumentano i casi in Italia
L’allarme lanciato dall’Eurispes e Telefono Azzurro non va sottovalutato: nel nostro paese la web-dipendenza nei giovani tra gli 11 e 16 anni sta aumentando in modo preoccupante. L’indagine promossa nel 2012 sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia non lascia dubbi e dimostra che il 70% dei giovani non riesce a staccarsi dal computer e dalle relazioni installate sui social network, tralasciando i rapporti reali, quelli presenti nella vita di tutti i giorni, con amici, compagni, parenti e vicini di casa. Ad oggi sarebbero circa 240mila gli adolescenti che restano seduti più di tre ore di fronte al monitor del Pc, usato il mezzo per navigare nella rete ma anche giocando ai videogiochi. L’isolamento sociale che deriva da questo comportamento viene studiato come una vera e propria psicopatologia e, nelle eccezioni più gravi può sfociare in disturbi come la “Sindrome di Hikikomori”, studiate per la prima volta in Giappone, ma ormai presente in gran parte del mondo occidentale.
Gli smartphone e i tablet, inoltre, hanno incrementato la possibilità di connettersi al web in ogni momento, anche lontano dalla tradizionale postazione casalinga, sempre in attesa di ricevere una notifica da Facebook o sfruttando le piattaforme di giochi online. Per alcuni studiosi gli effetti delle notifiche dai social network hanno sul cervello lo stesso effetto di alcuni stupefacenti, con aumento di dopamina sul sistema nervoso simpatico, con aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna. Il 47% degli adolescenti intervistati, alla domanda: “Ti capita, quando sei connesso ad internet, di non riuscire a staccarti, anche se ti sei riproposto di farlo?” ha risposto “qualche volta”, il 14,5% “accade spesso” e il 7,2% ha risposto “sempre”.