Nuovo regolamento aziendale per l’Istituto Zooprofilattico
Il documento, proposto dalla direzione generale e approvato dal Cda, arriva dopo vent'anni dal primo modello basato sulla legge 833 del 1978
Dopo vent’anni l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna ha un nuovo regolamento aziendale che ne disciplina l’organizzazione e il funzionamento. Il documento è stato approvato il 18 agosto con determina (la n. 711) del direttore generale Antonello Usai e poi approvato lunedì con delibera del Consiglio di amministrazione. Assieme al regolamento sono stati approvati l’organigramma della nuova organizzazione dell’istituto, la dotazione organica del personale e la graduazione degli incarichi dirigenziali. L’atto aziendale è stato inviato in Regione per gli adempimenti di legge.
Il nuovo atto aziendale, destinato a dare un maggiore impulso all’attività dell’Istituto “Giuseppe Pegreffi” anche con una ottimizzazione delle risorse, è frutto di un attento studio da parte della direzione aziendale. Un regolamento che, nelle sue linee generali, tiene conto delle linee guida europee in materia di sanità pubblica veterinaria, dell’atto di indirizzo 2013 del ministero della Salute e del Patto della salute 2014. La sua elaborazione avviata nel 2013 era stata, però, sospesa a causa delle emergenze di natura tecnico-sanitaria, epidemia di lingua blu e peste suina africana, che nel 2013 e nei primi mesi del 2014 hanno catalizzato l’attenzione del vertice aziendale.
Adesso, nei tempi richiesti dalla Regione, l’Izs Sardegna ha elaborato una nuova organizzazione che si basa su due dipartimenti strutturali, quello dell’Area sicurezza alimentare e quello dell’Area sanità animale. A questi si aggiungono le strutture complesse, poi le strutture semplici, le strutture semplici aziendali e le strutture semplici dipartimentali, quindi ancora gli incarichi di alta specializzazione e gli incarichi professionali.
La nuova dotazione organica della dirigenza, poi, passa da 83 a 73 figure dirigenziali. Inoltre la dotazione organica del comparto che viene fuori dal nuovo atto aziendale passa da 246 a 247 figure. Nel complesso, la nuova dotazione organica dell’Izs Sardegna sarà composta da 320 figure contro le 329 previste in precedenza. Si conferma la presenza di 21 specialisti ambulatoriali, suddivisi tra 14 biologi e 7 veterinari.
«Gli obiettivi del nuovo regolamento – afferma il direttore generale dell’Izs Sardegna, Antonello Usai – mirano a migliorare l’organizzazione dell’istituto così che, da un lato, possa rispondere in maniera adeguata alle esigenze imposte dalle finalità istituzionali e, dall’altro, sia proporzionata alle necessità del contesto nel quale opera per garantire una migliore risposta ai bisogni».
Prima del nuovo atto, l’organizzazione dell’Izs Sardegna era costruita su un modello approvato nel 1994 e basato sui dettami della legge 833/78 che dava attuazione alle tre aree funzionali previste per i servizi veterinari delle Asl. Si fondava sull’attivazione dei dipartimenti, aggregati di strutture semplici e attività spesso non omogenee che, nel tempo, hanno determinato un impiego non ottimale di risorse umane e strumentali. Nel corso degli anni, inoltre, si è andata modificando la distribuzione delle attività: alcune sono andate in decremento, altre si sono ampliate e altre nuove, infine, si sono aggiunte.
«Quello adottato in questi giorni è, allora, un atto innovativo – aggiunge il presidente del Consiglio di amministrazione dell’ente di via Duca degli Abruzzi, Giovanni Maria Carboni – che consente la crescita dell’istituto e di coloro che lavorano al suo interno. Un atto importante ed encomiabile è stato il lavoro fatto dalla direzione strategica per raggiungere questo risultato».