Fondazione Meta: gli interrogativi di Mario Conoci
Si comprende che la maggioranza attraversa un prolungato periodo di difficoltà dal quale non sembra uscire, tuttavia l’amministrazione della città non aspetta ed affrontare i problemi diventa sempre più necessario. Il primo problema che l’amministrazione di Stefano Lubrano ha affrontato è stato quello delle nomine nelle società partecipate e negli enti che il Comune di Alghero governa direttamente. È legittimo e doveroso che chi vince le elezioni si assuma la responsabilità di nominare e quindi governare anche questi soggetti giuridici che svolgono funzioni essenziali per la città ed il territorio.
Tuttavia per tutti è stata fatta una scelta meno che per la fondazione Meta. Ancora oggi Meta è senza una guida indicata dalla maggioranza che ha vinto le elezioni. La mancata scelta del consiglio di amministrazione determina inevitabilmente una scarsa attività di programmazione ed una incerta gestione della fondazione nella erogazione servizi fondamentali nei temi di turismo e dei beni culturali. Oggi a molti mesi dall’insediamento della maggioranza la fondazione si regge sul lavoro e sulle capacità delle persone che ci lavorano, ma è evidente la mancanza di una guida, e gli orientamenti interni alla maggioranza sembrano ancora diversificati e spesso contrastanti sulla utilità stessa della fondazione.
È bene ricordare però che la nascita venne votata da tutto il consiglio comunale, maggioranza e opposizione con la sola eccezione di un consigliere. Oggi c’è chi ne vorrebbe lo scioglimento, altri vorrebbero addirittura dividerla e farne due. La soluzione più semplice sarebbe quella di darle una guida e di farla funzionare. Ciò che non è più possibile è lasciare la fondazione in stato di abbandono come lo è ora. I motivi per cui è dannoso l’attuale stato di cose dovrebbe essere chiaro ma forse è bene ricordarli. Solo per citare le attività più rilevanti, la fondazione gestisce, per conto del comune, la grotta di Nettuno che viene visitata da una media di 150.000 persone ogni anno, gestisce l’ufficio informazioni turistiche che eroga servizi ad una media di 80.000 turisti ogni anno, gestisce il portale internet ufficiale della città che è uno strumento indispensabile nel turismo di oggi, ha la gestione del sistema museale (Museo del corallo – Museo della città) e delle torri, organizza gli eventi che sono uno dei principali attrattori turistici oltre che strumento di valorizzazione del nostro ricco panorama culturale. È bene ricordare poi che gran parte delle attività svolte dalla fondazione per il comune non sarebbe possibile svolgerle direttamente per limiti posti in varie finanziarie dello stato agli enti locali.
La fondazione inoltre è stata concepita con principi di legati alla sana amministrazione ed al controllo da parte del sindaco, della giunta e del consiglio comunale per quanto riguarda le scelte e strategiche e la programmazione, la gestione finanziaria è sottoposta, poi, alle stesse regole vigenti per le pubbliche amministrazioni. In particolare lo statuto prevede che la fondazione debba auto finanziare le proprie attività attraverso la gestione dei beni e dei servizi che gli sono stati trasferiti o dalla partecipazione a bandi regionali, statali o europei. È esplicitamente vietato che il comune possa ripianare eventuali perdite della fondazione con risorse del proprio bilancio, è contemplato invece il contrario, cioè che sia la fondazione a trasferire al comune parte delle proprie risorse, come richiesto peraltro dal commissario prefettizio che aveva previsto di prelevare dalla fondazione 200.000 euro, per le necessità del bilancio comunale.
Tutte le attività della fondazione devono essere programmate entrò il mese di ottobre dell’anno precedente e il bilancio trasmesso al sindaco per la sua approvazione. Sindaco, giunta e consiglio comunale “controllano ed esercitano le scelte” che la fondazione propone e pone in essere, con uno stretto collegamento, dunque, con il socio unico che la controlla. La fondazione offre poi la possibilità di un coinvolgimento diretto delle categorie produttive nella determinazione delle scelte che riguardano il turismo con la presenza nel cda di loro rappresentanti. Questa scelta era stata concretamente avviata con il Consorzio Turistico Riviera del Corallo il quale aveva indicato l’autorevole rappresentanza nella figura del suo presidente. Questo elemento della partecipazione e della condivisione fra il comune ed i privati è fondamentale per una città che ha spesso avuto il problema delle divisioni e dell’individualismo che è compito dell’amministrazione lavorare per superare.
La fondazione Meta è dunque uno strumento moderno ed efficace nelle mani della amministrazione comunale la quale ha il compito di utilizzarla per supportare e far sviluppare il nostro sistema economico fondato sul turismo, conservare e valorizzare il nostro straordinario patrimonio culturale, integrare e unire le capacità pubbliche e private che insieme possono moltiplicare i risultati che si otterrebbero operando divisi. Spetta all’amministrazione comunale farlo. Il sindaco Lubrano conosce i meccanismi della fondazione perché anche con lui, allora presidente di Confindustria nord Sardegna e imprenditore alberghiero, ci confrontammo per far vita a questa iniziativa. Sono convinto che il sindaco, la cui sensibilità e competenza in campo turistico è fuori discussione, sa quanto sia indispensabile utilizzare al meglio questo strumento, che non ha colori politici ma è a disposizione di chi amministra che ha il dovere di farlo funzionare dotandolo degli organismi previsti dalla legge ed in particolare di un cda che dovrà vedere la presenza di rappresentanti delle categorie produttive della città.
L’auspicio è che questo venga fatto al più presto per recuperare questi mesi persi colpevolmente e che venga mandata avanti la scelta di fare della fondazione il luogo nel quale il comune ed i privati programmano insieme le scelte per il settore trainante della nostra economia.