Processo di Quirra, la Regione si costituisce parte civile
Pigliaru: ““Chi governa deve governare e, nel governare, deve saper interpretare anche i bisogni di chi protesta”
La Giunta Regionale si costituirà parte civile nel processo per disastro ambientale nel territorio in cui è insediato il poligono sperimentale e di addestramento interforze nel Salto di Quirra. La decisione è avvenuta ieri durante la seduta di Giunta su proposta del Presidente Francesco Pigliaru. La delibera approvata sancisce la volontà della Regione di andare in giudizio nell’udienza dipartimentale che si terrà a Lanusei il prossimo 23 settembre. Il Governatore Pigliaru è stato molto chiaro, affermando che si tratta di un atto dovuto in quanto è suo compito quello di garantire e vigilare sulla tutela della salute e dell’ambiente dell’isola. “Sono diritti – continua Pigliaru – che vengono fissati dalla Costituzione e di pari livello rispetto a quelli della Difesa nazionale”. Come si deduce dalla forza dell’intervento, il braccio di ferro tra il Governatore e e il Ministero della Difesa, palesato nei giorni scorsi dopo l’incendio nel poligono militare di Capo Frasca, sta mettendo in risalto una situazione ormai non più sostenibile che vede Pigliaru in prima linea a fianco dei sindaci dei territori coinvolti dalle servitù militari, sia che si tratti di Santo Stefano nell’arcipelago della Maddalena che Capo Frasca o Teulada. “Compito della Giunta – ha concluso il Presidente Pigliaru – non è quello di cercare facile visibilità in manifestazioni di popolo, ma quello di ascoltare e raccogliere le istanze e tradurle in azione di governo che portino a risultati concreti. Anche la convocazione della seconda Conferenza regionale sulle Servitù, che abbiamo proposto all’Aula consiliare, sarà momento di confronto e sintesi per affrontare con il sostegno del popolo il confronto istituzionale in corso”.