Piano antincendio anche nel territorio dentro i Poligoni militari
Per l'assessore Donatella Spano si tratta di un atto dovuto per tutelate il territorio. Alle forze Armate si impone di predisporre un proprio Piano di pronto intervento e dotarsi di mezzi e personale adeguati.
La Regione per la prima volta estende il suo Piano antincendi ai poligoni di Perdasdefogu, Capo Frasca e Capo Teulada e chiede al Corpo Forestale di presidiare da subito le aree intorno alle zone militari. Sempre con la delibera approvata oggi dalla Giunta si impone alle Forze Armate di sospendere le attività terrestri e aeree nel periodo ad alto rischio di incendio boschivo e chiede loro di predisporre un proprio Piano – di prevenzione e pronto intervento – dotandosi di mezzi e personale adeguati.
In coerenza con la linea politica adottata dalla Giunta, e presentata dal presidente Pigliaru in Consiglio regionale una settimana fa dopo l’incendio a Capo Frasca, questo è un ulteriore atto, dovuto, per la tutela del nostro territorio – spiega l’Assessore dell’Ambiente Donatella Spano -. Un atto che impone il rispetto delle prescrizioni regionali e ci rassicura anche sul fatto che gli alti costi delle operazioni di spegnimento non graveranno più sulle spalle dei sardi come invece è accaduto finora”.
Ecco il resoconto degli incendi nelle zone dove insistono i Poligoni militari. Negli ultimi 15 anni, dal 2000 al 2014, nei poligoni militari della Sardegna ci sono stati 22 incendi, per una superficie totale di 722 ettari, tutti fra il 1 giugno e il 30 settembre e con una media di 48 ettari circa distrutti ogni anno. Secondo la Regione, le misure applicate dalle Forze Armate per prevenire e contenere gli incendi non sono adeguate, a cominciare dai periodi di interruzione delle esercitazioni (dal 1 luglio al 20 settembre a Capo Teulada e dal 1 luglio al 31 agosto a Capo Frasca). Da parte sua, l’apparato regionale antincendio non può provvedere direttamente a spegnere gli incendi perché agli operatori non sono garantiti i necessari standard di sicurezza (non è nota l’origine degli incendi e c’è sempre il rischio di esplosioni durante gli interventi), ma allo stesso tempo il governo regionale ritiene che l’apparato antincendio usato dalle Forze Armate nei poligoni non offra garanzie di intervento pronto ed efficace.
La Giunta ha perciò deciso di integrare le prescrizioni antincendio approvate ad aprile e valide per tre anni, con la richiesta di un Piano alle Forze Armate: nel frattempo, sarà il Corpo Forestale a rafforzare la vigilanza nelle aree intorno ai poligoni per garantire pronto intervento in caso di necessità.