Estate senza fiera. Alghero perde un appuntamento estivo di forte richiamo
Niente fiera, il No dell'Assessore Lampis e del Sindaco secondo Iurato, deriva da un grave errore che secondo l'Amministrazione ammonta a 87 mila euro mai versati nel 2010.
Molti di noi si sono chiesti come mai quest’anno non è stata organizzata la Fiera che portava ad Alghero non solo turisti d’oltralpe ma curiosi e amanti della tradizione da tutta l’isola. Ogni anno il responsabile dell’evento , Giuseppe Iurato chiedeva all’Amministrazione la possibilità di posizionare nel lungomare, gli stand con i prodotti tipici del territorio. Partecipavano numerose aziende che solitamente, pagando il suolo pubblico e tutte le spese vive, davano vita ad un corteo colorato di prodotti sardi, dall’enogastronomia locale all’artigianato, che attiravano i turisti e creavano movimento nell’economia locale. Quest’anno però è arrivato il No dell’Amministrazione a Giuseppe Iurato sia per Giugno che per Agosto, quando è stato chiesto il permesso per organizzare la Fiera. Iurato ha pubblicamente chiesto spiegazioni, chiedendo persino di poter riprendere con le telecamere l’incontro con il sindaco Mario Bruno e l’Assessore Lampis. La fiera, spiega Iurato, che si sarebbe dovuta organizzare al Balaguer, è saltata qualche giorno prima poichè all’indomani della pubblicazione della delibera, (delle 40 aziende che avrebbero partecipato alla fiera nella prima collocazione sul lungomare, cambiata la location al Balaguer, hanno aderito solo in 15) si apprendeva che ogni gazebo avrebbe dovuto pagare 700 euro di suolo pubblico e nessuno dei partecipanti se la sentiva di pagare quelle somme per una settimana di esposizione nel sito indicato dall’Amministrazione. Dopo questa vicenda, e il secondo no per la Fiera di Agosto, Giuseppe Iurato ha chiesto pubblicamente spiegazioni all’Amministrazione. Giuseppe Iurato fa chiarezza su una problematica saltata fuori in questi mesi, che secondo lui ha creato nell’atteggiamento dell’amministrazione comunale un diniego a priori.
“C’è una voce che io devo 87 mila euro al comune ma non comprendo in realtà un’affermazione quanto mai errata”, Iurato spiega che nel 2010, quando è stato organizzato il “Retroubament”, c’è stato un accordo con il comune. A quanto racconta Iurato il comune, non avendo le risorse necessarie per organizzare l’evento, gli avrebbe chiesto la possibilità di poter usufruire dei suoi gazebi che erano già presenti in occasione di un evento di sua iniziativa. 80 stand che Iurato avrebbe dovuto “concedere” in cambio, ossia, l’Amministrazione avrebbe permesso a Iurato di non pagare il suolo pubblico. “Tutto questo, evidenzia Iurato, deliberato in un atto nel quale si attesta che non avrebbe pagato l’occupazione del suolo pubblico in cambio della concessione dei gazebi. La Secal però all’indomani della manifestazione, impugna la delibera e dice che è illegittima”. Dunque, secondo la Secal, ” il sottoscritto avrebbe dovuto pagare 87 mila euro al Comune di Alghero, così risultanti: una quarantina dalla disposizione dei gazebi nel suolo pubblico, e i restanti migliaia di euro di mora. Oltre tutto – spiega ancora Iurato – è stato chiesto il pagamento dell’energia elettrica , nonostante l’Area in cui veniva organizzata fosse del demanio e non del comune”. E sempre secondo l’organizzatore, “l’allora dirigente Cadau non ha mai risposto alle lettere inviate dalla Secal. Oggi Iurato si chiede “se l’attuale Sindaco Bruno fosse, nel 2010, a conoscenza della situazione sopra descritta, se possa aver influito nel diniego all’organizzazione della Fiera e, visto che la questione non è stata ancora risolta, se può dare delucidazioni su ciò che è avvenuto”.