Nord Sardegna: crisi alle stelle. ‘La Regione non ha mosso un dito’
«La Regione si svegli, il nord Sardegna è stanco di aspettare»: con queste parole il consigliere regionale democratico Mario Bruno ha presentato oggi un’interrogazione urgente indirizzata al presidente della Regione Ugo Cappellacci e all’assessore della Programmazione e Bilancio Giorgio La Spisa sul mancato rispetto degli impegni assunti mesi fa per il rilancio dell’area.
«Lo sciopero del 26 ottobre ha ottenuto solo parole e vacue promesse – sottolinea l’esponente democratico – E intanto la crisi economica e sociale nei territori di Porto Torres, Alghero e Sassari e aree limitrofe si è aggravata ancora mentre la Regione, a dispetto delle tante belle parole, non ha mosso un dito».
«Nonostante le diverse mozioni in merito presentate dal centrosinistra sugli interventi da attuare e le risorse da stanziare per il nord Sardegna, anche in continuità con quanto programmato nella scorsa legislatura, – dice ancora Bruno – la giunta Cappellacci si è dimostrata assente e sempre più incurante delle grida di dolore lanciate dal territorio, non ultima la situazione della Vinyls, abbandonata ad un inesorabile fallimento dopo le ripetute rassicurazioni di ministri, assessori e dello ste presidente Cappellacci».
Come «giustamente ribadito anche dal presidente di Confindustria del nord Sardegna, con la delibera 33/42 del 31 luglio 2012, la giunta regionale fissava un programma di interventi da finanziare con 65 milioni di euro che è praticamente rimasto lettera morta pur essendo stato oggetto di una serie infinita di riunioni inconcludenti».
«Cappellacci e La Spisa dovrebbero dire agli operatori economici e alla popolazione da dove intendono ripartire per bloccare il declino del nord Sardegna, un declino aggravatosi in questi ultimi anni a causa della progressiva deindustrializzazione accelerata dalla crisi economica internazionale», dice il consigliere Pd. «Il Programma di sviluppo locale per l’area di crisi doveva partire da una serie di progetti prioritari nei diversi ambiti di intervento: che fine hanno fatto? – conclude Mario Bruno – Il Nord Sardegna stavolta non si accontenterà delle solite promesse dimenticate appena finisce la campagna elettorale».