Imu, Irpef e aumento Iva: la stangata 2013 è servita

Tra saldo Irpef, Aumento Iva, acconto Tares e acconto Imu si profila a breve, per le famiglie italiane, una stangata da oltre 30 miliardi di euro. Un conto salatissimo per i bilanci familiari da dover pagare alla vigilia delle vacanze estive e che configura un vero e proprio ingorgo fiscale.

L’allarme è lanciato dal sindacato confederale Uil che somma gli 11,6 miliardi di acconto Imu, i 14,4 miliardi del saldo Irpef, i 4 miliardi di acconto Tares ai 1,8 miliardi della tranche di aumento Iva e ricorda come la nuova tassa dei rifiuti, slittata a luglio, si dovrà pagare in 2 rate. Il segretario confederale Guglielmo Loy spiega: “Le famiglie dovranno versare nelle casse pubbliche 4 miliardi di euro per la Tares, che equivalgono a un acconto di 152 euro, sul totale di 305 euro medi annui a famiglia, più di quanto pagato con l’acconto dell’Imu sulla prima casa a giugno, quando la stessa famiglia avrà versato 139 euro medi”.

Guai anche per per le aziende pubbliche e private, che gestiscono i servizi di igiene ambientale: lo slittamento della Tares rischia di togliere per molti mesi le necessarie risorse economiche per garantire i servizi, compresa la regolarità del pagamento degli stipendi per i lavoratori e le lavoratrici addette”. “Chiediamo pertanto al Governo di spalmare il pagamento del nuovo balzello attraverso più acconti – chiede la Uil – secondo le consuetudini attuali dei Comuni, così come avvenuto per l’Imu e che soprattutto, esse non coincidano con pagamenti di altri balzelli (aumento Iva a luglio, saldo Irpef e Imu)”.

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8 Febbraio 2013