“Partiti e schieramenti dicano prima cosa faranno dopo”
Superare il sistema Equitalia e defiscalizzare gli oneri sociali alle piccole e medie imprese; predisporre un Piano straordinario per il lavoro e rifinanziare la legge sull’occupazione giovanile; Continuità territoriale e Sanità a carico dello Stato nazionale e riduzione dei costi energetici per l’isola, unico territorio d’Europa non raggiunta dai metanodotti; nuovo Statuto, legge Statutaria e riforma di quella elettorale, priorità da approvare entro il primo anno del nuovo Consiglio; immediata definizione della vertenza entrate, in attuazione delle sentenze della Corte Costituzionale, mobilitando tutti i sardi.
Sono questi, secondo il leader dell’Uds, Mario Floris, i problemi su cui misurare la capacità delle singole forze politiche e degli schieramenti di essere realmente al servizio primario degli interessi della Sardegna. “E’ su questi punti che i sardi devono esprimersi e decidere per chi votare il 24 e 25 febbraio – ha spiegato l’assessore regionale degli Affari generale-. Insomma in una campagna elettorale di tante chiacchiere e promesse, i sardi devono essere messi nelle condizioni di sapere prima quello che i partiti intendono fare dopo in termini di programma e di alleanze. Tutti i voti dei sardi hanno sempre contato per il Parlamento nazionale ma non sono finora serviti per risolvere vecchie e nuove emergenze della Sardegna”.