Pais, Tedde e Martinelli per la continuità territoriale
Basta a tagli e limitazioni nella mobilità dei sardi. Il monito arriva dai consiglieri Pais, Tedde e Martinelli, che con una mozione chiedono al Sindaco e al Presidente del Consiglio di discutere della questione nella prima seduta utile del Consiglio comunale.
“La modifica introdotta al Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasposti del 21 gennaio 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 febbraio scorso – si legge nella nota-, modifica il decreto ministeriale del 2008 riguardante gli oneri di servizio pubblico sulle rotte aeree che collegano la Sardegna a Roma e Milano.
La modifica prevede la possibilità di esercitare il traffico con aeromobili di capienza inferiore, diminuendo, ove necessario, anche il numero delle frequenze, giustificando tale scelta con “l’opportunità di poter adeguare l’offerta di voli del servizio onerato, oltre al tipo di aeromobile, nel caso si verifichi che il coefficiente di riempimento complessivo dei voli previsti dall’allegato tecnico del decreto ministeriale n.103 del 5 agosto 2008, risulti inferiore al 50%”.
Una previsione del genere – continuano-, significa in sostanza che le compagnie aeree potranno cancellare, discrezionalmente e senza preavviso, la frequenza sulle singole tratte in caso di un coefficiente di riempimento inferiore al 50%, lasciando a terra i passeggeri e conseguentemente violando il principio stesso della continuità territoriale e del servizio pubblico disciplinato da leggi dello stato e da norme europee che tutelano le regioni insulari proprio con l’impostazione degli oneri di servizio pubblico.
Questa decisione del Governo nazionale compromette in modo arbitrario e illegittimo il diritto della Sardegna ad avere collegamenti aerei certi e cancella di fatto il diritto costituzionale alla mobilità, all’eguaglianza e alla parità di trattamento fra cittadini italiani ed europei. Per non parlare poi dei danni di carattere economico che deriveranno da tale modifica a tutta la Sardegna ed in particolare alla nostra città che fonda gran parte delle propria economia proprio sui trasposti aerei.
Il Governo dovrebbe revocare immediatamente il Decreto, riportando la disciplina a quella prevista in precedenza, che garantiva la certezza dei collegamenti da e per la Sardegna.
Chiediamo – si legge infine-, che il deliberato del Consiglio comunale in ordine alla su esposta mozione venga trasmessa al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti”.