Massacra di botte un bimbo di 4 mesi: arrestato un 18enne spagnolo
Secondo le indagini, il 20 ottobre il giovane avrebbe massacrato di botte il bimbo della ragazza, una 22enne colombiana. Gli investigatori l'hanno fermato mentre stava preparando la borsa per fuggire via.
Aveva cercato di chiedere scusa per il suo terribile gesto, ma poi ha scelto di provare a fuggire per evitare le conseguenze. Lui un 18enne spagnolo, lei una colombiana di 22 anni con un figlio di 4 mesi. Da quello che emerge dalle indagini coordinate dalla Procura del tribunale dei minori di Roma, il giovane avrebbe massacrato di botte il neonato della ragazza. Dopo l’episodio, secondo quanto avrebbe riferito il ragazzo, era così sconvolto e impaurito per quello che aveva fatto, tanto da passare la notte all’aperto, in un parco pubblico. I poliziotti del commissariato di Trastevere erano intervenuti dopo che la donna, lo scorso 20 ottobre, aveva chiamato il 113 chiedendo aiuto per il piccolo, poi ricoverato all’ospedale Bambin Gesù per fratture multiple ed ecchimosi su tutto il corpo.
Le indagini hanno consentito di acquisire i messaggi telefonici dell’indagato che, dopo diverse ore dall’accaduto, aveva chiesto perdono alla madre del neonato per quello che aveva fatto. Sulla base delle indicazioni fornite dalla giovane colombiana, gli investigatori si sono recati a casa della madre del ragazzo. Là, il 18enne è stato fermato proprio mentre stava finendo di fare la valigia per provare a scappare. Tra l’altro il giovane è diventato maggiorenne solo due giorni fa, quindi nel giorno in cui avrebbe picchiato il neonato, aveva ancora 17 anni.
Agli agenti del commissariato di Trastevere, il giovane ha raccontato di aver trascorso la notte tra il 20 e il 21 ottobre scorso in un parco pubblico, per la paura di non essere arrestato. L’attività investigativa ha consentito al Pubblico Ministero presso la Procura del Tribunale dei Minori di Roma, titolare dell’indagine, di raccogliere solidi elementi per ottenere la convalida del fermo e confermare la restrizione dell’indagato in attesa di giudizio.
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