Quanti sono gli immigrati in Sardegna?
Presentato ieri nella facoltà di Economia e Commercio il dossier statistico Immigrazione 2014 dell’Unar, a cura del centro studi e ricerche Idos e del Centro studi relazioni industriali (Csri) dell'ateneo.
«La Sardegna resta una terra di emigranti. Il numero di chi parte in cerca di lavoro supera quello degli immigrati che arrivano nell’isola. Gli stranieri residenti compensano appena il saldo naturale negativo, con un tasso di natalità che si attesta sul 7,2%, contro l’8% nazionale». Così Gianni Loy, docente di Diritto del lavoro all’Università di Cagliari, ha presentato ieri nella facoltà di Economia e Commercio il dossier statistico Immigrazione 2014 dell’Unar, a cura del centro studi e ricerche Idos e del Centro studi relazioni industriali (Csri) dell’ateneo.
«Non è vero che gli immigrati portano via lavoro ai sardi – ha proseguito Loy – anzi, concorrono a colmare un deficit dannoso per l’economia. Gli studi della Ue lo dicono chiaramente: senza nuovi immigrati la nostra economia soffre». Il numero degli stranieri residenti in Sardegna alla fine del 2013 era di 42.159, con un incremento di 6.549 unità (18% in più) rispetto al 2012, con un’incidenza del 2,5% sulla popolazione complessiva dell’isola.
Tiziana Putzolu, dell’Idos, ha spiegato poi: «In Sardegna i residenti stranieri si sono insediati prevalentemente nelle aree costiere di Cagliari (13.880) e Olbia (10.678), mentre il Medio Campidano, con l’1,2%, è la provincia con il minor numero di immigrati in Italia. Le collettività estere più rappresentate – precisa – sono quella romena (9.654), seguita da quella ucraina (1.682), mentre i residenti africani sono, complessivamente, 8.348, con prevalenza marocchini e senegalesi e i cittadini asiatici sommano a 6.235, in maggioranza cinesi e filippini».