Prima volta a Sassari per gli Asian Dub Foundation
I ribelli dell’elettronica londinese si esibiranno sabato 8 novembre presso i giardini di piazza Conte di Moriana, tra l’Accademia di Belle Arti, la Facoltà di Lettere e l’ExMà
Per la prima volta nella loro ultraventennale carriera, sbarcano a Sassari gli Asian Dub Foundation. Sabato 8 novembre ai giardini di piazza Conte di Moriana, tra l’Accademia di Belle Arti, la Facoltà di Lettere e l’ExMà, la band londinese composta da artisti di provenienza asiatica e mediorientale darà vita a una grande performance in versione Sound System. Organizzato dal circolo culturale “Aggabachela” col patrocinio del Comune di Sassari e la collaborazione di Outlaw e Coco Loco Caffè, il concerto inizierà alle 19 e andrà avanti sino alle 24. Ad aprire la serata saranno i Mowman di Porto Torres, che presenteranno in anteprima il loro ultimo lavoro. Poi sul palco gli Asian Dub Foundation Sound System, con una formazione inedita composta da storici esponenti del gruppo e nuovi innesti, per un mix davvero esplosivo di dj, mc e musicisti.
La grande notte dedicata alla musica elettronica d’autore andrà avanti anche dopo la mezzanotte con il secondo appuntamento della serata, fissato allo sporting club “Via Milano 26”, dove si alterneranno alla consolle dj Afghan della SouLove Records, Addi General e Forelok degli Arawak, l’ex Train To Roots Paolinho e Showcase degli Asian Dub Foundation. Se le condizioni meteo non consentiranno l’uso dei giardini di piazza Conte di Moriana, anche il concerto degli Asian Dub Foundation sarà ospitato nel club all’interno dello “sporting” di via Milano.
Nato nel 1993, Asian Dub Foundation è un gruppo britannico formato da artisti di origine asiatica. Rappresenta una delle principali realtà internazionali del panorama della musica elettronica. Gli Asian Dub Foundation sono diventati famosi per la loro capacità di fondere sonorità eterogenee, dall’elettronica al reggae e ai ritmi tradizionali indiani, e per il loro impegno politico e sociale. Il gruppo, sin dalle sue prime apparizioni, ha scelto di trattare argomenti politici e sociali di stretta attualità, con un occhio di riguardo riservato ai temi dell’integrazione e della multiculturalità. Non è un caso se i loro primi concerti hanno coinciso con le manifestazioni con cui in Inghilterra si è protestato contro il razzismo e a sostegno delle comunità di immigrati londinesi e di tutto il Regno Unito.
I loro brani di maggiore successo sono dedicati proprio a questi temi: da Naxalite, che parla del movimento politico indiano dei Naxaliti, a Free Satpal Ram, che racconta la vicenda di un cittadino britannico di etnia hindi, considerato vittima di un abuso giudiziario, per il quale il gruppo ha guidato un vasto movimento d’opinione che ha chiesto la revisione del processo e ottenuto la liberazione; da Fortress Europe, che attacca le politiche sull’immigrazione dei paesi dell’Unione Europea, a Altered Statesman, che critica aspramente i leader dei paesi industrializzati.