M5S chiede la riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico nell’agro
" Le linee extraurbane esistenti sono inadeguate alle mutate esigenze attuali, perché il loro progetto è sicuramente precedente al massiccio fenomeno della diffusione delle residenze nell’agro dei primi anni 2000"
I rappresentanti del Movimento 5 stelle in consiglio comunale, Graziano Porcu e Roberto Ferrara, hanno recentemente presentato una mozione che si prefigge il proposito di aprire un tavolo tecnico con la società di gestione del trasporto pubblico locale, Arst, al fine di rivisitare complessivamente il sistema di trasporto pubblico locale, anche nelle zone esterne all’area urbana.
“E’ fondamentale che un servizio di trasporto pubblico assicuri le necessità minime essenziali di tutti i cittadini: spostamenti casa-scuola e casa-lavoro. Le linee extraurbane esistenti sono inadeguate alle mutate esigenze attuali, perché il loro progetto è sicuramente precedente al massiccio fenomeno della diffusione delle residenze nell’agro dei primi anni 2000”. Sono le parole di Pier Angelo Fresi, attivista del MoVimento 5 Stelle Alghero e giovane Presidente del neonato Consorzio delle strade vicinali “La Scaletta-Monte Sisini”.
“Secondo i dati dell’ultimo censimento Istat – ricorda l’attivista del M5S – abitano in tali zone circa 6400 persone, ovvero oltre il 15% dei residenti contribuenti algheresi. Tante le aree interessate dal fenomeno della residenza diffusa, distribuite da sud a nord nel territorio comunale. Una realtà come la nostra – prosegue Fresi – deve affrontare molte sfide, tra cui quella della mobilità e di una crescita economica sostenibile; il rilancio del trasporto pubblico è un’idea nuova e come tale ha un grande futuro. In termini di sviluppo sostenibile, il mezzo pubblico, sia su gomma sia su rotaia, offre un risparmio energetico innegabile, evitando l’utilizzo spasmodico del mezzo privato”.
“In termini di fruizione del territorio , contribuisce ad evitare lo spopolamento delle aree rurali evitandone, per esempio, l’abbandono da parte di tutti quegli anziani che, durante la loro vita hanno contribuito a presidiare e salvaguardare il territorio. Ora, trovandosi isolati, a causa del trasporto pubblico inefficiente, sono spesso costretti a vendere la propria abitazione e a trasferirsi in città, per poter fruire dei servizi” – conclude Fresi.