Diritto allo studio disabili, Tedde (FI): “Giunta stanzi risorse”

Alla fine dell'anno in corso è prevista la scadenza del contratto che la Cooperativa Genesi ha stipulato con la Provincia di Sassari, attualmente a corto di fondi. Marco Teddde, vice capogruppo di Forza Italia in consiglio Regionale, chiede l'intervento di Pigliaru: "Necessarie adeguate risorse che debbono essere reperite all’interno della legge Finanziaria che a breve arriverà in aula".

“Occorre che il Presidente Pigliaru intervenga personalmente per risolvere il problema della garanzia del diritto allo studio per i 153 ragazzi disabili che frequentano le scuole superiori della Provincia di Sassari e che dal 22 dicembre non avranno più supporto educativo”. Lo ha dichiarato il vice-capogruppo di Forza Italia, Marco Tedde. “Alla fine dell’anno in corso – ricorda Tedde- è infatti prevista la scadenza del contratto che la Cooperativa Genesi ha stipulato con la Provincia, attualmente a corto di risorse. Il diritto allo studio degli studenti disabili – sottolinea l’esponente azzurro- deve ritenersi un servizio essenziale tutelato dalla Carta Costituzionale, peraltro qualificato dal TAR Sardegna come un diritto soggettivo non comprimibile da esigenze di bilancio. Sono pertanto necessarie adeguate risorse che debbono essere reperite all’interno della legge Finanziaria che a breve arriverà in aula”.

“A tale problema – continua l’ex sindaco di Alghero – va a sommarsi il rischio della perdita del posto di lavoro degli assistenti, 60 operatori sociosanitari ed educatori occupati presso Genesi, la cooperativa che dal 2011 garantisce il supporto ai ragazzi affetti da handicap iscritti nelle scuole su­pe­rio­ri del Sassarese. Lavoratori che percepiscono retribuzioni da terzo mondo. Rivolgiamo il nostro appello al Presidente Pigliaru affinché la questione venga affrontata in tempi rapidi e con la dovuta determinazione, ricordando che nelle sue dichiarazioni programmatiche ha sottolineato che prioritariamente le risorse della regione debbono essere utilizzate per creare equità, migliorando la vita dei disabili e non autosufficienti. E indubbiamente il diritto allo studio di questi nostri concittadini più deboli rientra all’interno di questo qualificante ed elevato obbiettivo programmatico” – conclude Tedde.

24 Novembre 2014