Finalmente fatturati i consumi idrici delle famiglie in Alghero
Il 21 febbraio alle ore 17.00 presso l’aula consiliare del Comune di Nurachi la popolazione ha partecipato all’incontro organizzato dall’Amministrazione unitamente alla associazione dei consumatori (Adiconsum Sardegna) per discutere l’argomento tematico “Abbanoa, un servizio o un problema ?” L’incontro è stato organizzato dal Sindaco Filippo Scalas in seguito alle numerosissime lamentele dei concittadini conseguenti alle somme fatturate a cui sarebbero seguite somme a saldo con importi elevati. La popolazione di Nurachi ha fatto fuoco e fiamme per ottenere l’assistenza dell’Adiconsum Sardegna con la speranza di poter aver un quadro preciso dei pagamenti nella totale interezza che invece vengono richiesti in acconto del saldo totale che verrà stabilito in avvenire. Numerosissime le persone interessate all’argomento Abbanoa, al pari delle domande in merito alle fatture che necessitano massima chiarezza soprattutto in questi tempi di crisi generale.
Trattasi di un problema generalizzato che riguarda tutti gli utenti di Abbanoa, che finalmente si è decisa, evitando ulteriori accumuli, ad inviare un rendiconto però parziale, in acconto ad un saldo che verrà comunicato successivamente. Le fatture stanno quindi arrivando in un periodo in cui ci si ritrova in stato di sofferenza economica in riferimento all’oggi, oltreché di incertezze destabilizzanti per il futuro, che ribaltano totalmente le buone abitudini di altri tempi degli Italiani che, a partire dagli anni ’70, operavano col massimo impegno anche per tesaurizzare piccole somme soprattutto a salvaguardia di eventuali imprevisti. La situazione odierna in relazione ai pagamenti sulle fatture si presenta per l’utenza come un vero grande problema. Tanto che lo stesso gestore del servizio mette a disposizione il modello 6 per un eventuale reclamo, da presentarsi entro 60 giorni dal ricevimento della fattura reclamata.
Nel documento si precisa che “il reclamo presentato oltre i termini indicati non garantisce l’evasione dello stesso non garantisce l’evasione dello stesso, non sospende la procedura del recupero del credito inclusa la sospensione della fornitura, né l’emissione di successive fatture. In caso di reclamo infondato o di accoglimento dl reclamo che non comporti l’annullamento di fatture , saranno applicati interessi di mora ed eventuali oneri aggiuntivi previsti dal Regolamento”.
Una domanda appare comunque indispensabile. Come è possibile che si siano lasciate cumulare tante annualità ? Tanto per precisare, in Alghero si sta riprendendo la fatturazione dal luglio 2007 sino al settembre 2012. Un lasso di tempo enorme, inconcepibile se si pensa che il pagamento annuale si sarebbe potuto effettuare con migliori possibilità per i contribuenti poiché la crisi del 2011 non era ancora comparsa neppure all’orizzonte visto che lo stesso Governo sandierava una robusta economia, esente da ogni pericolo di crisi. E ora? Chi in questi due anni si è visto decurtare la misera pensione, chi ha dovuto amaramente constatare la perdita del potere d’acquisto dell’euro pagando le merci di prima necessità con rincari giornalieri, oggi che la situazione di crisi certificata potrebbe aver prosciugato i pochi risparmi dei pensionati e di quanti hanno perso il posto di lavoro, come ci si dovrà comportare per poter pagare queste fatture?
Ad Alghero sembrava che tutto procedesse senza scossoni, visto che di lamentele eclatanti non se ne sentiva neppure un brusio. Qualche sospetto poteva però avanzarsi appurato che in via Vittorio Emanuele, dove è ubicato l’ufficio dell’azienda che gestisce il servizio, un congruo numero di utenti attendeva quotidianamente l’apertura degli uffici per discutere i pagamenti o per sollecitare l’invio delle bollette onde scongiurare bollette da capogiro. Anche ad Alghero, quindi, la situazione non è affatto rosea: molti acquistano la bombola per cucinare senza potersi riscaldare, altri optano per un po’ di tepore a scapito di un sostanzioso pasto, tanto c’è la Caritas. Senza scendere in critiche inopportune che al momento non incidono sulla modifica del problema sarebbe però auspicabile che l’ente erogatore decidesse di comunicare anche il saldo restante sino al settembre 2012, per poi includere il trimestre restante col conteggio della successiva annualità, anch’essa rateizzata.