Varese: violenta e mette incinta la figlia tredicenne della convivente
La ragazzina a causa delle minacce dell'uomo non aveva raccontato nulla
Un 36enne ha violentato la figlia della sua convivente. La ragazzina, che ha solo 13 anni, in seguito agli abusi è rimasta incinta. L’uomo ora è stato arrestato dalla polizia a Gallarate, in provincia di Varese, con l’accusa di violenza sessuale. La ragazzina, minacciata dall’uomo, non aveva rivelato l’accaduto a nessuno, nemmeno dopo aver scoperto di essere incinta. la madre però si è insospettita e l’ha portata in ospedale. Qui i medici dopo una visita hanno accertato la gravidanza della 13enne. Solo a quel punto la ragazzina è riuscita a liberarsi dal grosso peso e ha raccontato, prima alla madre e poi agli agenti del commissariato di Gallarate, degli abusi subiti dal patrigno. L’uomo nei giorni precedenti alla sua confessione l’aveva minacciata nuovamente e aveva cercato di convincerla a raccontare che quel bimbo era di un fidanzatino.
Si comportava da padre padrone. Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, un giardiniere originario del Salvador, quando ha saputo che la figlia della convivente era rimasta incinta, ha iniziato ad accumulare denaro per fuggire negli Stati Uniti, dove ha un fratello. È emerso inoltre che il 36enne, con un passato da militare professionista, si comportava da padre-padrone e i familiari erano tenuti in un stato di sudditanza psicologica. La convivente però dopo il racconto della figlia ha trovato il coraggio di denunciarlo. A quel punto l’uomo si è barricato in casa, minacciando di suicidarsi e compiendo gesti di autolesionismo con un pugnale. Gli agenti però hanno fatto irruzione nell’appartamento e lo hanno arrestato. La ragazzina e la madre, invece, sono state portate in una struttura protetta.
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