Bona nit y bon any: dedicato ai bambini il Concerto di Natale dei “Panta Rei”
Appuntamento per giovedì 11 dicembre presso la Chiesa di San Francesco. Ospite della serata il Gruppo Vocale Algherese, diretto da Francesco Scognamillo che presenterà una raffinata interpretazione dell'"Ave Maria" algherese di Antonello Colledanchise.
Particolarmente dedicato ai bambini il Concerto di Natale dei “Panta Rei” di quest’anno, per insegnare loro le canzoni natalizie nella lingua algherese. “Abbiamo voluto ridurre al minimo gli interventi dei giovani cantanti, – spiega Antonello Colledanchise, che è il Direttore Artistico dell’Associazione “Panta Rei” – per dare spazio alle canzoni cantate dai bambini”. Durante la serata sarà possibile ascoltare canti tradizionali come “Lo senyal del Judici”. “Di questo antico canto -spiega Tiziana Meloni, che è la Presidentessa dell’Associazione e che su questo canto presentò una delle sue Tesi di Laurea – ho avuto modo di conoscere tre versioni ad Alghero ed una a Cagliari; in questa serata verrà eseguito nella versione più popolare, ossia quella raccolta dalla viva voce del popolo da Don Gallo, che la eseguì per oltre 50 anni”.
Un altro canto tradizionale è “Adios chicotico”, che sarà eseguito da Grazia Tedde così come ritrovato da Antonello Colledanchise che lo ha trascritto esattamente come ci è stato tramandato oralmente fin dal 1600; è un canto assai prezioso, anche perché uno dei pochissimi che sono giunti fino a noi in lingua castigliana. Ospite della serata è il Gruppo Vocale Algherese, diretto da Francesco Scognamillo, che ci presenterà una raffinata interpretazione dell'”Ave Maria” algherese di Antonello Colledanchise. Altri canti tradizionali sono “Oh nostro Senyor”, del sec. XVIII°, uno dei pochi canti rimasti in lingua algherese e musica sarda, “Los barandons” sulle tradizioni algheresi delle strenne, “Deus ti salvet Maria” la tradizionale Ave Maria Sarda interpretata da Marco Cherchi.
Non potevano mancare poi alcune canzoni sulla pace, come “Alabama (1972)”, “Si parlem d’amor” e “Ninna Nanna”. La chiusura è ancora dei bambini e per i bambini, con le filastrocche antiche “Duru duru” e “Mans manetes”. Le parti musicali sono curate da Antonello Colledanchise (cuatro venezuelano), Riccardo Moni (chitarra classica) e Ilaria CDeleste (flauto traverso). Quello di Riccardo Moni è un grande ritorno dopo tanti anni di assenza dalle scene: “Mi è piaciuto riprendere a suonare, sia attraverso il canto popolare sia grazie alla collaborazione col mio amico Antonello Colledanchise, che oggi è uno dei più sensibili artisti della canzone algherese”.