Messa in sicurezza delle falesie di Capo Caccia: consegnati i lavori
Lavori per 1 milione di euro per ripristinare le condizioni di sicurezza nel promontorio di Capo Caccia. Sarà riqualificata anche l’ Escala del Cabirol.
Nel primo pomeriggio di oggi l’Amministrazione comunale ha consegnato il cantiere all’impresa aggiudicataria dell’appalto, la Eurorock di Trento, alla presenza dell’Assessore alle opere pubbliche Gianni Cherchi. Il promontorio di Capo Caccia, una porzione di territorio algherese di straordinaria bellezza e naturalità, area ricompresa in area S.I.C., nonché qualificata come Zona di protezione speciale, mostra i segni pericolosi dell’azione della natura. Le opere, che dureranno quattro mesi, dovranno mettere in sicurezza gli oltre 9 mila metri quadrati di roccia utilizzando un finanziamento comunitario. La poderosa opera di messa in sicurezza comprende diverse azioni, tra le quali alcune spettacolari, come il distaccamento di un costone di roccia di circa 10 metri di altezza per tre di larghezza dalla sommità del promontorio.
“Oggi iniziamo un’opera di importanza fondamentale per la sicurezza del territorio – ha detto l’Assessore Gianni Cherchi – poiché ci consente di scongiurare definitivamente i pericoli di crolli di parti di roccia che incombono su imbarcazioni e bagnanti sotto le falesie, tanto da obbligare la Capitaneria di Porto ad emettere ordinanze di divieto di transito sotto le parti a rischio”. L’opera prevede interventi di demolizione di massi in parete a picco sul mare con azioni “su corda”, utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica, demolendo volumi di roccia pericolosi, decespugliando le pendici, immettendo iniezioni di resine in parete, effettuando opere di ancoraggio della parete utilizzando speciali tecniche di perforazione e di chiodatura della roccia.
L’opera di consolidamento delle falesie di Capo Caccia è incentrata su una delle aree a maggior frequentazione turistica della costa Nord Ovest della Sardegna in particolare per la presenza di alcune tra le più importanti grotte del bacino del Mediterraneo tra cui la Grotta di Nettuno e la Grotta Verde. L’impresa si incaricherà inoltre di riqualificare completamente l’Escala del Cabirol, l’accesso da terra alle Grotte di Nettuno realizzato alla fine degli anni cinquanta.