Rifiuta le cure perché incinta: muore a 36 anni dopo la nascita della figlia
La donna aveva rifiutato le cure immediate per portare a termine la gravidanza della seconda figlia.
Quando i medici le avevano diagnosticato la leucemia, non ci aveva pensato su due volte e aveva deciso di non sottoporsi alle immediate cure mediche che avrebbero potuto danneggiare la bambina che portava in grembo. È l’altruistico gesto di una donna di 36 anni originaria di Mogliano Veneto, Veronica Giazzon, che si è spenta sabato scorso pochi mesi dopo aver portato a termine la sua seconda gravidanza. Ad esserle stata fatale è stata una broncopolmonite che l’ha colpita in un momento in un cui il fisico era debilitato dalla malattia. Giusto un mese fa la donna, che viveva a Trebaseleghe in provincia di Padova, aveva festeggiato con i familiari il battesimo della sua secondogenita così fortemente voluta. Veronica Giazzon, infermiera per anni all’ospedale Ca’ Foncello di Treviso stava sperando nel secondo trapianto, dove avrebbe avuto come donatore anche il fratello Davide, tallonatore della nazionale di Rugby. Veronica lascia il marito Federico Favaro, anche lui rugbista che ha militato nelle fila di Mirano e Mogliano, e le due amate figlie, la tanto voluta Matilde e la sorellina Alice di 5 anni.
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