La Sardegna prenuragica e i fenomeni del cielo, convegno di archeoastronomia a Sassari
L'Università di Sassari ospita il IV convegno di archeoastronomia in Sardegna dal titolo "La misura del tempo", organizzato e promosso dal Circolo Culturale Aristeo e dalla Società Astronomica Turritana.
Un qualificato parterre di studiosi presenterà gli ultimi risultati della ricerca alla luce delle rilevazioni che hanno caratterizzato il quarto anno del progetto realizzato dal Circolo culturale Aristeo e dalla Società astronomica turritana. Appuntamento venerdì, 19 dicembre, alle 10, nell’aula magna e nella sala Eleonora d’Arborea dell’Università di Sassari per un ciclo di interventi che si svilupperà nell’intera giornata. Sardegna prenuragica e fenomeni celesti, archeologia e comunicazione, perfino un’affascinante puntata nella Divina Commedia per scoprire alcune peculiari e curiose implicazioni astronomiche contenute nell’opera dantesca. Non sono che rapidi cenni del IV Convegno di archeoastronomia, “La misura del tempo”, promosso e organizzato dalla Società Astronomica Turritana e dal Circolo culturale Aristeo che da quattro anni condividono gli aspetti e le finalità del progetto.
Quest’anno lo sguardo spazierà dagli aggiornamenti della ricerca sul campo ai numerosi interventi, di astronomia, di analisi delle fonti, e, in particolare, di analisi metrica e geometrica applicata ai monumenti e ai siti preistorici e protostorici della Sardegna. Sul piano della divulgazione scientifica, il convegno affronterà temi di grande interesse anche per gli studenti con gli interventi dedicati al problema della comunicazione in archeologia e alle curiose e peculiari implicazioni astronomiche contenute nel testo della Divina Commedia, spiegate secondo un approccio didattico utile alle scolaresche che di solito partecipano numerose.
Dopo i saluti del sindaco Nicola Sanna, sono previsti gli interventi di Michele Forteleoni (Società astronomica turritana) che aprirà il convegno con il tema “Le domus de janas della Sardegna, aree geografiche a confronto”; Simonetta Castia (Circolo culturale Aristeo) che proporrà lettura e analisi del complesso cultuale-funerario dell’area di Li Muri (Arzachena); Pino Calledda (Osservatorio astronomico di Cagliari) riferirà, invece, dell’esperienza dell’Osservatorio astronomico di Cagliari negli studi di archeoastronomia in Sardegna; Elio Antonello (Osservatorio astronomico di Brera), farà il punto su “Astronomia, paleoclimatologia ed evoluzione umana”; Mario Codebò (Centro ricerche archeoastronomia ligustica) tratterà il tema degli orientamenti al Polo nord nel III Millennio avanti cristo in Egitto, Turkmenistan e valle dell’Indo.
Dopo la pausa pranzo, con inizio alle 16, la sessione pomeridiana sarà aperta dall’intervento di Marzia Monaco (Roma La Sapienza), Flavio Carnevale (Roma La Sapienza), Marcello Ranieri (Istituto nazionale di fisica), che presenteranno i risultati dello studio preliminare sulle geometrie e sugli allineamenti astronomici del sito S’Arcu ‘e is forros di Villagrande Strisaili. Gli stessi autori proporranno anche, a seguire, un’analisi metrica e geometrica dei circoli megalitici di Punta candela ad Arzachena. Sarà quindi il turno di Giuseppina Marras, archeologa e ricercatrice, che parlerà di “Nuraghi e metrologia”.Ultimi, non certo per importanza, l’archeologo Roberto Sirigu (Casa museo Domus de Maria) che affronterà il tema della comunicazione in relazione al caso delle sculture di Mont‘e Prama (Mettersi in mostra. Mont’è Prama come questione comunicativa) e Gian Nicola Cabizza (Società astronomica turritana) che, come accennato, chiuderà i lavori con “Lo zodiaco nella Divina Commedia”.
Autore della foto: Tore Serra