AICCA dona un defibrillatore alla comunità di San Giovanni Bosco
Sabato scorso 16 febbraio, l’AICCA Sardegna ha donato un defibrillatore semiautomatico alla comunità di San Giovanni Bosco nelle mani del parroco Don Raffaele Madau. La cerimonia è avvenuta durante la messa prefestiva delle ore 17.30 nella Parrocchia di San Giovanni Bosco ad Alghero. Massiccia la presenza dei fedeli, dei vari gruppi appartenenti alla Parrocchia, dei collaboratori dell’AICCA, del presidente del coro Polifonico Algherese e di alcuni sponsor che hanno permesso, con il loro contributo, la riuscita del progetto. AICCA dedica la donazione del defibrillatore al ricordo di Lucia Alfonso e ringrazia la famiglia Meloni-Alfonso per la partecipazione.
AICCA (Associazione Italiana dei Cardiopatici Congeniti Adulti) è una ONLUS, quindi una associazione senza scopo di lucro, nasce dalla volontà di pazienti e loro famiglie e dalla collaborazione di cardiologi, chirurghi e psicologi. Realizza attività utili per migliorare la qualità della vita degli adolescenti e degli adulti che sono nati con una Cardiopatia Congenita (sono circa 130.000 in Italia di cui 1.700 circa in Sardegna). La missione dell’AICCA non è certamente quella di eliminare la sofferenza, ma poter condividere i problemi, offrire sostegno e appoggio attraverso le conoscenze condivise e la solidarietà.
Gli obiettivi dell’associazione sono: rendere la vita migliore ai cardiopatici; creare gruppi di autosupporto; istituire giornate della prevenzione; acquistare defibrillatori semiautomatici da destinare alle comunità.
AICCA Sardegna prende spunto dal “PROGETTO VITA” del comune di Piacenza che consiste nella realizzazione di una rete di “defibrillatori semiautomatici” dislocati in punti strategici della città e utilizzati da personale “non sanitario”. L’obiettivo è quello di intervenire entro i fatidici “5 minuti d’oro” dall’insorgenza dell’arresto cardiaco in attesa dell’arrivo dell’ambulanza.
Il defibrillatore, spesso abbreviato con DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) è uno strumento in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazione ventricolare e tachicardia ventricolare. Nei casi sopra elencati il defibrillatore determina automaticamente se è necessaria una scarica e seleziona il livello di energia necessario. L’utente che lo manovra non ha la possibilità di forzare la scarica quando il dispositivo segnala che questa non è necessaria.
Il funzionamento avviene per mezzo dell’applicazione di piastre adesive sul torace del paziente. Quando tali elettrodi vengono applicati al paziente, il dispositivo controlla il ritmo cardiaco e – se necessario – si carica e si predispone per la scarica. Quando il defibrillatore è carico, per mezzo di un altoparlante, fornisce le istruzioni all’utente. Dopo ciascuna scarica, il defibrillatore si mette in “attesa” e dopo due minuti (circa 5 cicli di Rianimazione Cardio Polmonare) rieffettua l’analisi del ritmo cardiaco e se necessario rieffettua la scarica.
All’interno del DAE è presente una piccola “scatola nera”, simile a quella presente sugli aerei, infatti dal momento in cui il DAE viene acceso registra tutti i rumori ambientali (voci…), in più registra l’elettrocardiogramma del paziente dal momento in cui vengono collegate le piastre.