Officina del Mercato: quando i fiori sono il migliore regalo di Natale
Al centro degli stand di Expo Sassari c’è uno stupendo tappeto policromo. I professionisti del pollice verde si sono sbizzarriti per l’occasione con grande creatività.
È meglio una conifera o un albero di Natale alternativo? Una stella di Natale con i suoi colori accesi o una Princettia dai petali rosa? È vero che ognuno ha i suoi gusti, ma non è facile scegliere tra le pensiline liberty dell’Officina del Mercato, dove l’offerta dei florovivaisti sassaresi è davvero notevole e variegata. Al centro degli stand di Expo Sassari c’è uno stupendo tappeto policromo. Piante di ogni genere, a volte affiancate l’una all’altra per tratteggiare disegni e dare vita a giochi di tinte dalla calda atmosfera festiva. I professionisti del pollice verde si sono sbizzarriti per l’occasione con grande creatività.
«Abbiamo iniziato cercando di portare un po’ di colore – dice Andrea della “Floragricola Rocchi” di Bancali – E se il colore non basta proviamo ad abbinare confezioni regalo con mini-arbusti a frutto, bene in tema con l’agroalimentare che è la moda del momento». Accanto troviamo “cedri maxi” dai frutti giganteschi e stupendi Calamondini ornamentali.
Secondo Patrizia della “Florgarden” di Sassari, «vanno per la maggiore le Stelle di Natale, ma anche la Princettia, che pur essendo della stessa famiglia dell’Euforbia, presenta colorazioni più delicate. I ciclamini sono i fiori del momento, e persino l’agrifoglio non è privo di estimatori».
Al giorno d’oggi sono in tanti a desiderare un albero di Natale vero, e a dire addio alla plastica. «Si può optare per un tradizionale abete – Spiega Fabio della “Città del Fiore” di Latte Dolce – oppure per articoli originali e alternativi come i profumatissimi alberelli di lavanda addobbati con fantasia». Non mancano le piante grasse e le orchidee sono un regalo sempre gradito. I più raffinati optano per l’ardisia o il gelsomino del Mozambico. Ma c’è un genere che negli ultimi tempi sta letteralmente andando a ruba: «È un vegetale esotico, anche se si chiama Nepenthes come il vino robusto del centro-Sardegna – scherza Salvatore dell’“Azienda Mulas” di Bancali –. È la famosa pianta carnivora che divora gli insetti. Non è difficile restarne affascinati».