Sassari, i commissari Asl e Aou: «insieme per cambiare la sanità»
Questa mattina si sono insediati ufficialmente i due commissari nominati dalla Regione
Si sono insediati questa mattina i commissari della ASL e dell’Aou di Sassari. Agostino Sussarellu e Giuseppe Pintor, nella sede della Direzione della ASL in via Catalocchino, hanno illustrato il percorso sinergico che le due aziende dovranno compiere nei prossimi mesi in base alla legge regionale n. 23 del 17 novembre 2014 . ASL e AOU dovranno lavorare congiuntamente, in accordo con l’Università con la quale sussiste piena sintonia, per porre le basi della futura riforma del sistema sanitario regionale che vede come priorità l’incorporazione nell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari del presidio ospedaliero ”SS. Annunziata”, attualmente facente capo all’ASL n. 1 di Sassari.
«Uno degli obiettivi più complessi e già previsti nel testo della riforma» ha spiegato Agostino Sussarellu, commissario dell’Azienda Sanitaria Locale che ha illustrato gli obiettivi che la Regione ha conferito ai commissari. «Si tratta di sviluppare alcuni pilastri prioritari: l’umanizzazione delle cure, la valorizzazione delle risorse umane, il miglioramento del governo clinico attraverso la formazione continua e mirata degli operatori sanitari, lo sviluppo di una rete territoriale che faciliti la comunicazione tra gli operatori del settore, l’Università, le istituzioni locali, le associazioni e gli ordini professionali».
«Sarà una sfida per un cambiamento in positivo al quale dobbiamo credere e partecipare tutti come squadra dell’area territoriale del nord Sardegna che è parte del Sistema Regione» ha proseguito Giuseppe Pintor Commissario dell’AOU di Sassari. «Una sanità del futuro che dovrà essere orientata alla condivisione di un percorso comune finalizzato alla razionalizzazione della spesa e al contestuale miglioramento delle performance di entrambe le aziende».
Il progetto che i commissari dovranno portare avanti prevede il miglioramento sia qualitativo che del ventaglio delle prestazioni attraverso una attività di razionalizzazione che porterà benefici concreti. L’Azienda Sanitaria Locale per la realizzazione del processo di riforma dovrà predisporre un piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari nonché uno specifico progetto di scorporo e di riconversione al fine di individuare le attività da trasferire nel territorio.
«Non verrà chiusa nessuna struttura ma anzi potenziata l’assistenza territoriale in maniera più appropriata per dare la massima risposta possibile alle esigenze della popolazione» ha rassicurato Agostino Sussarellu. «Sarà un percorso condiviso nel quale l’ospedale dovrà aprirsi verso l’esterno e lavorare in maniera integrata con l’Università, il territorio e le autorità locali perché solo facendo sistema si potranno dare risposte concrete ai bisogni di salute della popolazione» ha concluso Pintor.