Cappellacci e Zedda scrivono a E.on
“Considereremo inaccettabile qualsiasi vostra decisione che non preveda la costruzione della nuova Unità. Non intendiamo rinunciare né alla difesa dell’ambiente, né all’opportunità di occupare 1000 lavoratori nei cinque anni necessari per la realizzazione dell’opera”. Lo ha scritto il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, nella lettera inviata questa mattina ai vertici di Eon.
“Avreste già dovuto avviare i lavori per la costruzione di una nuova Unità termoelettrica – prosegue il presidente- in sostituzione dei due gruppi esistenti a olio combustibile, ma, mentre si avvia a scadenza la proroga da voi richiesta, per l’autorizzazione alla costruzione della nuova unità, dobbiamo costatare una perdurante situazione d’incertezza che si accompagna a un evidente affievolirsi del vostro impegno per la realizzazione degli investimenti indispensabili ad assicurare i miglioramenti ambientali attesi e un futuro adeguato alla Centrale. E’ una situazione inaccettabile che causerebbe gravi inconvenienti alla stessa sicurezza e stabilità della rete elettrica della Sardegna”.
Appaiono non comprensibili – sottolinea il presidente- le notizie di una vostra indisponibilità a valutare soluzioni alternative al vostro impegno diretto. Ci risulta, infatti, che è stata rifiutata un’offerta per la realizzazione della nuova unità, presentata da un imprenditore italiano insieme con un’importante multinazionale, mentre avete affermato, attraverso chi vi rappresenta in Italia, che nessuno era interessato a portare avanti quell’investimento. Questa situazione d’incertezza sulle prospettive – prosegue il presidente- è da Voi resa ancora più difficile e inaccettabile con riferimento ai rilevanti tagli all’organico interno e alle attività manutentive svolte dalle imprese locali, creando, in tal modo, un grave disagio sociale che contrasteremo in ogni maniera”.
Restiamo in attesa – conclude Cappellacci- di un vostro urgente riscontro che chiarisca modalità e tempi per il rispetto degli impegni assunti. Una posizione condivisa dall’assessore dell’Industria, Alessandra Zedda: “Richiamiamo l’azienda agli impegni assunti con i lavoratori, le istituzioni e il territorio. Eon deve rispettare gli impegni o si assumerà le conseguenze del suo inadempimento. Non siamo disposti – ha concluso l’assessore- a concedere altro tempo. La Sardegna non può più aspettare”.