Religioni, il dialogo rafforza rapporto fra i popoli

Al via la due giorni del convegno “Dialogando”, organizzato dal Comune di Stintino, dall'Arcidiocesi di Sassari e dall'associazione culturale “Il Tempo della Memoria”, per un confronto tra le culture del Mediterraneo

I popoli devono dialogare tra loro, la religione deve avere quel ruolo vero di fabbrica della pace e la conoscenza reciproca deve aiutare a superare le paure verso il prossimo. Questi i primi temi emersi nell’aula Eleonora d’Arborea dell’Università di Sassari, all’apertura della prima giornata del convegno “Dialogando” che, nell’obiettivo degli organizzatori, vuole dare vita a un confronto tra identità e religioni dei popoli dell’area del Mediterraneo. Il convegno in programma a Sassari e a Stintino (aula consiliare) il 16 e 17 gennaio si inserisce in un momento di grande attualità e sarà in grado di dar vita a un dibattito di ampia portata che andrà, sicuramente, oltre i confini della Sardegna.

Di questo ne è convinto il sindaco di Stintino, Antonio Diana, che con questo incontro ha voluto mettere attorno a un tavolo i rappresentanti delle varie religioni perché sia sempre vivo il dialogo e il confronto tra popoli di culture diverse. A fare gli onori di casa è stato il rettore dell’Università di Sassari, Massimo Carpinelli, che ha fatto presente come il tema del dialogo interreligioso sia attuale e che, a prescindere dai fatti recenti di Parigi, deve essere approfondito. «Un tema fondamentale per il futuro, perché nel futuro ci saranno società multietniche, multiculturali, multireligiose, ed è importante poter conoscere come persone di diverse culture stanno insieme. La religione è un punto fondamentale per un popolo, allora se si conosce la religione si conosce la cultura di quel popolo».

«Questo incontro, programmato già da novembre – ha detto Hamze Jammoul, direttore generale MGForum e responsabile delle relazioni internazionali “Al Mutwassit” – ha una importanza particolare, specialmente se possiamo considerare l’evento di Parigi come un momento che ridisegna il dialogo interreligioso e quello tra le culture. Il dialogo tra le religioni – ha detto ancora – deve essere rafforzato e sviluppato sempre più tra le due sponde del Mediterraneo e, in particolare, tra le tre religioni monoteiste, quella cristiana, ebraica e islamica».

«Il convegno di questi giorni – ha aggiunto il sindaco di Sassari Nicola Sanna – si inserisce in un momento storico particolarissimo. Il nostro compito allora, quello di persone che hanno responsabilità politica, amministrativa e culturale, al di là di qualsiasi orientamento politico, deve essere quello di creare una società ospitale, tollerante che sappia comprendere il prossimo e allo stesso tempo darsi regole del rispetto reciproco. Piccoli segni che si traducono in grandi messaggi che vogliono dimostrare l’apertura della città di Sassari, di Stintino e della Sardegna, di un popolo pacifico e ospitale».

«Così come la vostra è una terra di pace, l’auspicio è anche la nostra diventi una terra di pace. La religione deve riprendere il suo ruolo vero di fabbrica della pace, spiaggia per gli oppressi, ancora di salvezza per i deboli». Così l’Imam libanese Sheikh Sadeq Naboulsi Ahmad ha voluto sottolineare la necessità di un impegno reciproco dei popoli all’apertura e al confronto, oltre a puntualizzare che i fondamentalismi e il terrorismo non possono essere confusi con l’islam, «perché l’Islam non è questo». Concetto ribadito, poi, dal suo collega siriano, l’Imam Sheikh Ali Hassan Ramadan membro dell’Alta Commissione dei Saggi islamici religiosi della Siria per il quale «a unirci sono l’amore e l’educazione».

Oggi 17 gennaio i lavori proseguiranno alle 9 nella sala consiliare del Comune di Stintino, con due sessioni, una mattutina dedicata al confronto tra “Religioni e identità culturali” e prevede interventi di docenti universitari del mondo arabo, rappresentanti delle religioni cristiana e musulmana in Medio Oriente, oltre all’ambasciatore straordinario e plenipotenziario della Repubblica dell’Iraq presso la Santa Sede, Habeeb Mohammed Al Sadr. La sessione pomeridiana inizierà alle 15 e sarà dedicata al “ruolo dei media nel dialogo interreligioso”.

Sarà presieduta dal vicedirettore del Tg1 Rai Gennaro Sangiuliano. Il convegno è organizzato dal Comune di Stintino, dall’Arcidiocesi di Sassari e dall’associazione culturale “Il Tempo della Memoria” nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Prima Guerra mondiale. Ha ricevuto, inoltre, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Presidenza del Consiglio della Regione autonoma della Sardegna e della Provincia di Sassari. Alla realizzazione del convegno hanno collaborato l’Università di Sassari, il Centro studi il Mediterraneo, Al Mutawassit e il Centro studi Golfo dell’Asinara.

L.P., 17 Gennaio 2015