La Camera di Commercio presenta opere e artisti della sua collezione
Appunamento fissato per venerdì 23 gennaio a Sassari presso la Camera di Commercio
Si intitola CamerArte l’evento che venerdì 23 gennaio alle 9,30 conterrà la presentazione dell’opera sulla “Collezione d’arte della Camera di Commercio di Sassari”. Una collezione poco nota, ma ricca di artisti e di grandi lavori. Da Biasi a Ciusa Romagna, da Sironi a Floris, da Sciola alla Cano. Un patrimonio dell’Isola che sarà possibile conoscere e in grado di percorrere la storia economica di questa terra attraverso i suoi artisti.
E per creare un ponte tra passato e futuro, l’evento ha coinvolto anche i giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti Mario Sironi in “Linguaggi tradotti” dove il loro estro e talento troveranno spazio durante la presentazione del volume. Prenderanno parte a CamerArte, i vertici dell’Ente, il Presidente Gavino Sini e il Segretario generale Pietro Esposito, il Direttore della pinacoteca Mus’A, Alma Casula, Massimo Porcheddu del gruppo Fallani, e i curatori del volume Alessandro Ponzelletti e Tonino Delogu. Nell’occasione sarà presentato anche il sistema di studio e catalogazione, decisamente innovativo, e la app creata dalla Uno srl per poter fruire al meglio, anche con un comune smartphone, di tutte le opere presenti nella Collezione d’Arte che nel suo complesso è composta da 188 pezzi.
Una Collezione dotata di un corpus importante, composto in prevalenza da opere pittoriche realizzate con varie tecniche e supporti, ma anche da sculture in bronzo e in ceramica, frutto del lavoro di ben 95 artisti, in maggioranza sardi. “Gli aspetti socio-economici e culturali della nostra società, anche in una fase storica in cui pare prevalere l’idea che la globalizzazione massifichi idee, concetti e modelli di sviluppo, rappresentano le basi essenziali della crescita.- dice il presidente Gavino Sini – In questo senso, la Camera di Commercio di Sassari ha sempre ritenuto portante il principio della complementarietà degli aspetti economici e culturali, ritenendo che non ci possa essere sviluppo economico senza una parallela crescita culturale. Tecnologia e storia, passato e futuro, cultura e conoscenza. Di un patrimonio inestimabile che da ora tutti potranno conoscere e apprezzare nella sua unicità”.