Regione: bando per promozione e valorizzazione artigianato sardo
Una Sardegna autentica che crea sviluppo economico riscoprendo, nel contempo, le sue tradizioni identitarie e secolari. In questo contesto si innesta una nuova iniziativa della Giunta regionale volta a creare sinergia tra il comparto turistico e quello dell’artigianato artistico. L’esecutivo isolano, su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Luigi Crisponi, ha approvato le direttive del bando ‘Incentivi per la realizzazione di postazioni per la promozione di prodotti espressione dell’identità locale’, che metterà a disposizione, sotto forma di contributi, € 2.362.060,00 (a valere sull’asse IV del PO FESR 2007/13) in favore di piccole e medie imprese per la valorizzazione delle eccellenze dell’artigianato artistico sardo.
Possono presentare domanda di contributo le aziende ricettive classificate ai sensi dalla L.r. 22/1984, cioè alberghi, villaggi albergo, alberghi diffusi, alberghi residenziali (a 4 o 5 stelle) e società che gestiscono aeroporti aperti al traffico civile o che gestiscono porti e porti turistici. Le risorse, che verranno erogate previo espletamento di una procedura di selezione, contribuiranno alla progettazione, realizzazione e installazione di corner o vetrine (fisiche o virtuali), da porre all’interno dell’azienda e da destinare, per minimo 5 anni, all’esposizione di produzioni e opere di elevato pregio ispirate a forme, modelli, decori, stili tipici delle tradizioni sarde, senza alcun fine di commercializzazione.
Le categorie interessate sono: ceramiche, gioielli, tessuti, legno, metalli lavorati, vetro, pellame e intreccio. “Grazie a un ‘prezioso gioiello’ – afferma l’assessore Crisponi – si potrà potenziare l’appeal nei confronti della clientela e dei turisti in generale, mostrando un spaccato di identità e, nel contempo, offrendo un concreto servizio”. Con questa iniziativa l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in collaborazione con la società ‘in house’ Bic Sardegna, si propone di valorizzare le peculiarità locali e lo sviluppo economico anche dei territori marginali e di integrare le risorse costiere con quelle naturalistiche e storico-culturali delle aree interne. Gli aiuti saranno concessi in regime ‘de minimis’, in forma di contributo in conto capitale sino all’80% dei costi ritenuti ammissibili. Il contributo non potrà comunque essere superiore a 60 mila euro. I beneficiari dovranno necessariamente apportare un contributo finanziario pari almeno al 20% dei costi ammissibili.