Blue Tongue: nessun focolaio nel sassarese
Lo rivela il bilancio 2014 delle attività di prevenzione della ASL di Sassari. Avviata la campagna di Vaccinazione 2015
“La situazione epidemiologica attuale è assolutamente favorevole, non ci sono focolai attivi di malattia”. Lo rivela Francesco Sgarangella, Responsabile dell’Unità di Crisi Locale per la Blue Tongue nel corso della riunione convocata questa mattina presso la Direzione Generale della Asl di Sassari per fare il punto sulla situazione nel territorio della Provincia. Presenti all’incontro, oltre al Commissario della ASL di Sassari Agostino Sussarellu, anche gli specialisti del Servizio di Sanità Animale della Azienda Sanitaria Locale, i rappresentanti della Facoltà di Veterinaria dell’Università di Sassari, delle Associazioni Cia, Confagricoltura e Coldiretti, dello Zooprofilattico e dell’Ordine dei Veterinari di Sassari.
Il risultato ottenuto nel 2014 dalla ASL di Sassari è frutto della massiccia campagna di vaccinazione effettuata: circa 1.300.000 gli interventi vaccinali in oltre 2.200 aziende ovine. Un dato in controtendenza se si considera che nel 2013 vennero registrati ben 1.344 focolai con 26.179 capi morti. Sgarangella, direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Sassari nel corso della riunione ha presentato anche i risultati del monitoraggio effettuato dal Servizio di Sanità Animale in collaborazione con il prof. Cesare Cuccuru del Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Sassari su “Impatto della vaccinazione sulla lattazione”.
Dallo studio viene confermata l’innocuità del vaccino inattivato utilizzato nella campagna 2014. “I positivi risultati ottenuti dalla campagna di profilassi dello scorso anno ci inducono ad un certo ottimismo per quella del 2015” commenta il Commissario Straordinario Agostino Sussarellu che ci tiene a sottolineare l’impegno e la professionalità dei Veterinari del Servizio di Sanità Animale che proprio di recente hanno ottenuto un prestigioso riconoscimento al Congresso Internazionale sulla Blue Tongue tenutosi a Roma, dove su oltre 100 lavori scientifici, provenienti da tutto il mondo, quello della Asl di Sassari si è classificato al terzo posto. “Questa Direzione è impegnata a supportare al massimo l’azione del Servizio Veterinario” conclude Sussarellu.
Nel 2015 la strategia vaccinale prevede 4 fasce di rischio degli allevamenti ovini con diversa priorità di intervento. Le prime vaccinazioni da parte dei Veterinari del servizio di sanità animale sono già iniziate e coinvolgono gli allevamenti a maggior rischio che non sono stati vaccinati nel 2014. La campagna vaccinale proseguirà quindi con sempre maggiore intensità per concludersi entro il mese di maggio. Gli interventi vaccinali previsti sono circa 1.100.000 nelle oltre 2900 aziende ovine presenti nel territorio di competenza.
“Anche quest’anno” spiega Sgarangella “ci proponiamo come obiettivo di assicurare una copertura immunitaria almeno dell’80% del patrimonio sensibile così da evitare la diffusione del virus. Un’azione di profilassi davvero imponente che vedrà impegnati ancora una volta i Veterinari di questo Servizio e per la quale sarà indispensabile la collaborazione dei nostri allevatori che ringraziamo fin d’ora. Naturalmente” conclude il Direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Sassari “ci aspettiamo un aumento ulteriore delle adesioni, anche per evitare antipatici contenziosi e ridurre al minimo la possibile circolazione del virus che avrebbe ripercussioni gravi anche sulla movimentazione finalizzata alla vendita degli animali delle aziende ricadenti nelle eventuali zone infette.”