Omicidio Lula, sindaco: «Tornati nel buio»

«Di fronte a questi fatti il paese è ammutolito - afferma il primo cittadino - qui c'è una famiglia distrutta con due ragazzi ancora piccoli e non sarà facile per loro andare avanti».

«Siamo sgomenti. Quella di ieri è una cosa che ci è piombata addosso come un fulmine a ciel sereno e dal momento positivo degli ultimi anni si è passati al buio più totale, allo scoramento». Così il sindaco di Lula (Nuoro) Mario Calia, all’indomani dell’omicidio dell’allevatore quarantenne Angelo Maria Piras, freddato a fucilate nelle campagne del paese barbaricino (LEGGI). Il paese è tristemente noto per essere rimasto senza sindaco per più di dieci anni a causa della paura dopo le bombe agli amministratori negli anni Ottanta e nei primi anni Novanta.

«Di fronte a questi fatti il paese è ammutolito – afferma il primo cittadino – qui c’è una famiglia distrutta con due ragazzi ancora piccoli e non sarà facile per loro andare avanti. Alla famiglia esprimiamo tutta la nostra vicinanza. Il lavoro non c’è e la gente va fuori, tuttavia è un paese fortemente coeso e attivo, abbiamo 17 associazioni: dalla polisportiva alla compagnia teatrale alla croce verde. Non vogliamo perdere quello che abbiamo costruito: bisogna non solo condannare queste azioni, ma fare un lavoro sociale di prevenzione e di aiuto verso le devianze. E noi ce la metteremo tutta».

Redazione, 26 Gennaio 2015