Uta, Olbia, Sassari, Alghero: ritorna il festival “Sulla terra leggeri”

A fine luglio, in Sardegna, ritorna una nuova edizione del festival letterario sempre più itinerante, fedele alla sua tradizione di unire cultura alta e popolare

A fine luglio, in Sardegna, ritorna il festival letterario della Sardegna “Sulla terra leggeri”; sempre più itinerante, fedele alla sua tradizione di unire cultura alta e popolare e con numerosi omaggi a Sergio Atzeni, scrittore sardo scomparso venti anni fa nel mare di Carloforte. «Passavamo sulla terra leggeri come acqua, disse Antonio Setzu, come acqua che scorre, salta, giù dalla conca piena della fonte, scivola e serpeggia fra muschi e felci, fino alle radici delle sughere e dei mandorli o scende scivolando sulle pietre, per i monti e i colli fino al piano, dai torrenti al fiume, a farsi lenta verso le paludi e il mare, chiamata in vapore dal sole a diventare nube dominata dai venti e pioggia benedetta. A parte la follia di ucciderci l’un l’altro per motivi irrilevanti, eravamo felici. Chiamavamo noi stessi s’ard, che nell’antica lingua significa danzatori delle stelle».

Passavamo sulla terra leggeri, Sergio Atzeni, Mondadori, Milano, 1996 (prima edizione) . Sono passati vent’anni dalla scomparsa di Sergio Atzeni: uno dei più importanti autori sardi di sempre, del primo scrittore isolano pienamente contemporaneo (o post-moderno), romanziere urbano e cosmopolita, ironico e sempre appassionato nel raccontare la sua terra con infinita passione ma senza compiacimenti identitari e senza mai cedere di un millimetro alla tentazione dei luoghi comuni. Il festival, che prende il nome dal titolo di uno dei suoi romanzi, ricorderà Sergio Atzeni con letture, dibattiti e progetti originali dedicati alla sua opera. L’idea del Festival è che il miglior modo di onorare Atzeni e le sue parole sia portare sul palco lettori, artisti personaggi di diversa cultura e provenienza che raccontino l’importanza che ha avuto per l’oro l’opera atzeniana. Cercheremo, per quanto si possa fare in una manifestazione di grande partecipazione popolare, di raccontare con il giusto rigore la sua vita e la sua produzione, ma anche di avvicinare un pubblico vasto e non per forza di lettori forti alla scrittura, sempre viva e mai banale, di uno dei grandi scrittori del Novecento (sardo, italiano ed europeo).

Il festival della letteratura della Sardegna “Sulla terra leggeri” conferma la sua vocazione a offrire una visione complessa e ampia della realtà attraverso incontri con autori, concerti, dibattiti tra giornalisti, lezioni popolari, spettacoli e proiezioni. In un mondo sempre più segnato da confronti e scontri tra culture, religioni e stili di vità differenti e spesso in conflitto, i festival sono sempre più uno strumento prezioso e forse ormai insostituibile per incontrare i protagonisti del dibattito pubblico e culturale, partecipare a confronti spesso inediti e formarsi una propria opinione.

“Sulla terra leggeri” è un festival unico nel panorama regionale, proprio per la capacità, consolidata nel corso delle sue sette edizioni, di riunire in un’unica manifestiazone i più grandi nomi dell’arte, dello spettacolo, della narrazione e della comunicazione italiani ed europei. Non solo presentazione di romanzi, non solo incontri con l’autore, ma un Festival della letteratura alta e popolare: evento che racconta il Paese attraverso le parole dei più titolati, premiati, stimati scrittori italiani, ma anche quelle dei protagonisti delle forme più popolari di comunicazione e intrattenimento. Si parla di narrativa sarda, italiana ed europea, al festival “Sulla terra leggeri”, ma anche delle grandi leggende del calcio, si ospitano critici letterari ma anche grandi registi, cantautori e attori della tv. Lella Costa e Walter Siti, Pif e Pietro Grasso, Geppi Cucciari e Francesco Piccolo.

Perché è cultura ciò che offre un nuovo punto di vista, è cultura ciò che ha una sua lingua e un suo pubblico, è cultura il libro vincitore dell’ultimo premio Strega come un fumetto di successo, sono cultura sia le avventure di Topolino che la poesia colta: la cultura può essere alta o bassa, ma entrambe le forme concorrono a farci diventare quello che siamo e a farci riflettere su cosa potremmo essere. In questa ottava edizione “Sulla terra leggeri” diventa ancora più itinerante: un festival del territorio, una grande festa della cultura che partirà in Campidano per arrivare poi nel centro di Olbia, di Alghero e nel territorio del comune di Sassari, dove il festival è nato e dove continua ad avere uno dei suoi luoghi d’elezione. “Sulla terra leggeri” offrirà quest’anno ai suoi spettatori una serie di importantissimi momenti di approfondimento e studio: per la prima volta, infatti, i classici laboratori del festival si trasformano in un vero e proprio “cantiere di scrittura”: per un mese, ogni fine settimana, la biblioteca di Sassari ospiterà alcuni dei più importanti nomi della narrativa italiana per un lungo corso di scrittura creativa che si concluderà con una pubblica lettura dei lavori degli iscritti.

Nella foto: immagine di repertorio

28 Gennaio 2015