Il Principe Abusivo al Miramare
Opera prima di Alessandro Siani che confeziona per l’occasione un film spassoso, leggero e fruibile da tutta la famiglia, raccontando una favola moderna in stile napoletano che sta realizzando incassi incredibili in tutta Italia. Siani, oltre che regista, è anche co-sceneggiatore e attore protagonista della pellicola, incidendo profondamente con la sua personalità e bravura in un film abbastanza semplice e focalizzato su alcuni dei più tipici clichè sui napoletani e sulle relazioni sociali tra ricchi e poveri, meridionali e nobiltà nordiche. La storia è quella del popolano Antonio, giovane senza soldi che viene ingaggiato da Anastasio, il ciambellano di corte di un regno non bene identificato che, per movimentare l’immagine pubblica della bella principessa Letizia, cerca di costruire una finta tresca tra il plebeo e la nobile ragazza in modo che i media si interessino di lei.
Ad Alessandro Siani si affianca il bravissimo Christian De Sica nei panni del ciambellano, Sarah Fenerbabum nel ruolo della principessa e Serena Altieri nel ruolo della popolana che a sua volta farà innamorare De Sica. Mentre gli spettatori stanno premiando il film affollando le sale (nella prima settimana di proiezione ha incassato 6 milioni di euro), la critica è stata alquanto freddina con la storia, attaccando soprattutto il protagonista principale, reo di voler essere troppo simile all’indimenticabile Troisi, sia nelle battute che nella fisicità del personaggio, così pigro, scarsamente reattivo e votato ad un linguaggio pesantemente intriso di dialetto. Alla fine i buoni sentimenti trionfano nel più sdolcinato dei finali, a cavallo tra La Bella e la Bestia e Cenerentola in chiave maschile.