Couchsurfing, un modo alternativo per girare il mondo

Letteralmente suonerebbe come “saltare da un divano all’altro”. Un primo impatto che potrebbe preoccupare molti, ma in effetti il Couchsurfing è proprio questo: la possibilità di girare il mondo senza spendere grosse cifre, grazie all’ospitalità delle persone che mettono a disposizione dei viaggiatori un divano per passare la notte. Il tutto ovviamente senza ricervere nulla in cambio. Insomma, il low cost del low cost.

Grazie a questo programma (www.couchsurfing.org), sviluppato dal giovane americano Casey Fenton, molti giovani sono partiti all’avventura, anche attraversando l’oceano, muniti solo di grande coraggio, qualche vestito, e grande spirito di adattamento. I viaggiatori possono avere a disposizione un divano, una stanza, un angolo del giardino in cui montare la tenda. Ma c’è anche chi non avendo spazi sufficienti per poter accogliere in casa un Couchsurfer, si mette a disposizione come cicerone per guidare i visitatori alla scoperta delle città.

Per iniziare l’avventura di Couchsurfer è necessario essere maggiorenni e registrarsi sul sito. Quando si programma la partenza ci si mette in contatto con gli utenti più vicini, selezionati in base alle compatibilità e alle esigenze personali. Durata, natura e termini della sistemazione sono chiariti anticipatamente via web tra le parti.

Molti giovani, non solo europei, hanno scelto Alghero come tappa dei loro viaggi. Arrivano dalla Finlandia, ma anche dal Canada e dalla Spagna. Spesso non parlano una parola di italiano, ma i giovani sono degli ottimi improvvisatori/comunicatori.

Che il Couchsurfing rappresenti una nuova frontiera del turismo per attrarre giovani in città?

8 Marzo 2013