Frattura il femore alla figlia neonata che piange troppo: papà allontanato da casa

Botte e morsi alla compagna e violenze anche sulla figlia di appena un mese finita in ospedale con una frattura scomposta al femore. Queste le accuse di maltrattamenti e lesioni che hanno fatto scattare per un 32enne di Lanciano la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai familiari. La misura cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Lanciano, Francesco Marino. Secondo quanto ricostruito dal pm Rosaria Vecchi, il padre violento avrebbe strattonato la bambina neonata procurandole una frattura scomposta al femore. Verso la metà dello scorso mese di gennaio, l’indagato e la convivente hanno accompagnato più volte la bambina al Pronto Soccorso dell’ospedale Renzetti, poiché la piccola piangeva in maniera inconsolabile. I sanitari hanno dunque consigliato ai genitori di rivolgersi al proprio pediatra e quest’ultimo, visitando la bimba dopo qualche giorno, ha diagnosticato una sospetta frattura ossea che un successivo controllo ha confermato. In un primo momento il padre si è difeso sostenendo che la bimba era stata ferita dal fratellino ma la sua versione non ha convinto gli inquirenti.

La lite con la compagna e le conseguenze sulla figlia neonata – Da quanto ricostruito l’uomo, nel corso di una lite con la convivente e in preda ad una crisi di nervi, avrebbe strattonato la bambina procurandole, appunto, la lesione. L’attività investigativa ha inoltre evidenziato una serie di maltrattamenti che l’indagato rivolgeva oltre alla piccola, “colpevole” di piangere troppo, anche alla sua convivente attraverso morsi e strattonamenti, continue vessazioni fisiche e psicologiche tanto da indurre la donna a pensare ad un suo allontanamento dal convivente. Da qui la lite che – ha ricostruito la polizia di Lanciano – ha avuto come conseguenza la frattura del femore della bimba.

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