Ai ragazzi sassaresi piace la lettura
L'assessora Monica Spanedda: «Puntiamo a potenziare le biblioteche periferiche».
Le biblioteche comunali piacciono ai giovani che si rivelano assidui frequentatori. Gli studenti, soprattutto quelli universitari, sono i maggiori frequentatori della biblioteca centrale di Palazzo d’Usini, mentre i ragazzi da 0 a 14 anni sono presenti in percentuale maggiore nelle biblioteche di via Era a Li Punti e di via Padre Luca a Caniga. È quanto emerso questa mattina, durante il sopralluogo della quinta commissione consiliare Attività culturali presieduta dalla consigliera Carla Fundoni e che ha visto la presenza dell’assessora alle Politiche culturali Monica Spanedda. Questa mattina il sopralluogo nelle due biblioteche comunali periferiche di Li Punti e di Caniga ha messo in luce il chiaro ruolo centrale del sistema bibliotecario. E più che in città, nelle periferie queste strutture diventano anche luogo di approfondimento, confronto, incontro e socializzazione.
«Sono strutturate come la biblioteca centrale – ha spiegato la direttrice delle biblioteche comunali Cristina Cugia – con spazi per i bambini, quindi per la narrativa, per la lettura dei quotidiani e delle riviste, la Sardegna, la sezione consultazione. Anche qui c’è la possibilità di utilizzare le postazioni Internet e utilizzare il sistema Medialibrary On Line». Nella biblioteca di Li Punti gli utenti hanno a disposizione un patrimonio di circa 25 mila volumi e la possibilità di consultare oltre 50 periodici, tra riviste, quindicinali e quotidiani. Nella biblioteca di Caniga ci sono a disposizione poco meno di 20 mila volumi e circa 40 periodici. Nelle biblioteche, poi, è presente anche un servizio di wifi libero.
«Dai dati che possediamo – ha detto l’assessora Monica Spanedda – ci risulta che almeno il 50 per cento della popolazione che risiede in queste due aree della città è iscritta al sistema bibliotecario e una percentuale rilevante di questi sono ragazzi della fascia di età sino ai 14 anni». E così sul 31 per cento dei fruitori di fascia giovane a Li Punti, il 4 per cento è nella fascia 0-5 anni, il 12 per cento nella fascia 6-14 anni e il restante 15 nella categoria studenti (scuole superiori). A Caniga, invece, sul 40 per cento dell’utenza giovanile il 9 per cento è nella fascia 0-5 anni, il 26 per cento in quella 6-14 anni e il 5 per cento sono compresi nella categoria studenti. Nella biblioteca centrale di Piazza Tola la presenza degli studenti (in particolar modo universitari) sale sino al 30 per cento mentre la fascia di età 0-5 si riduce all’1 per cento e quella dei ragazzi da 6 a 14 anni al 9 per cento.
«Il nostro progetto – ha ripreso la rappresentante della giunta di Nicola Sanna – è quello di un potenziamento dei servizi, soprattutto per l’utenza giovanile, e vorremmo che anche queste strutture potessero diventare protagoniste con incontri e presentazioni di libri, magari a tema». Altri dati interessanti, infine, mostrano ancora un’ulteriore diversità di utenza tra le biblioteche periferiche e quella centrale. A frequentare la due biblioteche di Li Punti e Caniga sono anche lavoratori, la cui presenza sfiora quasi il 35 per cento mentre alla centrale supera di poco il 25. Gli utenti che si dichiarano disoccupati sono quasi il 20 per cento in Piazza Tola mentre scendono al 15 per cento a Li Punti e appena sotto il 10 a Caniga. Infine gli utenti pensionati sono circa il 18 per cento a Li Punti, il 15 per cento a Caniga e poco più del 10 per cento a Palazzo d’Usini.