«Garantire libertà di scelta tra Scuola Pubblica e Privata»
Il vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde, rivolgendosi al Presidente Pigliaru, si sofferma sul ritardo dell’Italia rispetto all’Europa nel garantire il diritto alla libertà di scelta educativa e formativa
“Già la nostra Costituzione lo aveva previsto anticipando l’Europa e prevedendo il diritto alla libertà di scelta educativa. Come troppo spesso accade in Italia, tuttavia, tale principio non è stato attuato ed è rimasto una mera enunciazione di buoni intenti costituzionali. Ancora oggi, infatti, si assiste alla discriminazione di 1.200.000 studentesse e studenti figli di famiglie che, nell’esercitare di tale diritto, si rivolgono alla scuola pubblica paritaria. Discriminazione che diventa intollerabile quando compiuta nei confronti di coloro che hanno minori disponibilità economiche”. Inizia così l’intervento del Vice Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Marco Tedde che rivolgendosi al Presidente Pigliaru si sofferma sul ritardo dell’Italia rispetto all’Europa nel garantire il diritto alla libertà di scelta educativa e formativa.
“È necessario che il Presidente Pigliaru intervenga presso il Governo affinché nel disegno di legge per la “buona scuola” trovi piena applicazione la garanzia del diritto alla libertà di scelta educativa della famiglia, ampiamente riconosciuto dalla Costituzione e dalle più moderne ed emancipate democrazie europee, colmando il divario tra lo scenografico riconoscimento di questo diritto e la sua effettiva tutela” – prosegue il consigliere azzurro – “Chi non sceglie la scuola pubblica statale non può essere costretto a pagare due volte, prima con le tasse e poi con la retta scolastica ad appannaggio solo di chi se lo può permettere, mentre lo Stato incassa due volte, con l’imposizione fiscale e con la mancata spesa per l’alunno. Gli strumenti ai quali è possibile ricorrere al fine di raggiungere una parità effettiva sono diversi. Dalla detrazione fiscale al contributo economico erogato sotto forma di bonus. Pigliaru e l’Assessore Firino –conclude l’ex sindaco di Alghero- prendano posizione per assicurare un principio la cui effettività contribuisce a marcare la differenza tra un vero paese civile e democratico ed uno che lo è solo a parole.”